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Carta d'identità elettronica anche per italiani all'estero

Carta d'identità elettronica anche per italiani all'estero

È stata presentata oggi all’ambasciata italiana di Vienna l’introduzione della Carta di Identità Elettronica per gli Italiani residenti all’Estero. “È un momento significativo per la vita dei nostri connazionali in Europa e in prospettiva non solo in Europa - afferma Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie della Farnesina -. Un momento fortemente atteso da parte dei connazionali che vedono la carta d’identità cartacea sempre meno riconosciuta come documento valido per poter viaggiare in Europa”. In Austria - ricorda la direttrice generale per gli affari consolari e servizi alle imprese del ministero federale per l’Europa, l’integrazione e gli affari esteri della repubblica austriaca amb. Petra Schneebauer – già esiste la CIE e da marzo 2019 è stata istituita una piattaforma online attraverso la quale gli austriaci all’estero possono gestire alcuni servizi come cambi di residenza, richiesta di carte elettorali, servizi di promemoria per la scadenza del passaporto. Il documento in formato elettronico per gli italiani all’estero verrà introdotto dapprima a Vienna, Nizza e Atene come fase pilota, per poter poi allargarne il rilascio agli altri paesi della UE, probabilmente entro la fine del 2019. “Già in queste prime ore stanno arrivando nelle tre sedi le prime prenotazioni per il rilascio della CIE”, afferma Vignali.

A questo proposito Nicandro Cascardi, Direttore Generale per l’Amministrazione, l’informatica e le Comunicazioni del MAECI, afferma: “Tengo a dire che questo costituisce un momento di svolta molto importante perché non diamo semplicemente un altro documento di identità agli italiani residenti all’estero, ma con la CIE viene data una vera e propria identità digitale anche a questi cittadini”. E questo costituisce uno dei progetti qualificanti della cosiddetta Agenda digitale dell’Italia, ovvero il piano complessivo per la digitalizzazione del nostro Paese nel prossimo triennio. Il progetto del lancio della CIE è uno degli ottanta progetti di innovazione e digitalizzazione che negli ultimi due anni sono stati realizzati alla Farnesina, che ha molto investito nella digitalizzazione, soprattutto dei servizi consolari. Questo anche per rispondere alla forte richiesta di tecnologie digitali e servizi online da parte dei cittadini residenti all’estero. Ne sono conferma i circa 320.000 utenti del portale Fast.it, una iniziativa già estesa a tutta la rete consolare che consente ai connazionali all’estero di notificare l’iscrizione all’AIRE e il cambio di residenza online senza più doversi recare fisicamente all’Ufficio consolare.

“Il percorso per il rilascio della CIE è iniziato nel 2016 in Italia e si completerà con il rilascio del documento anche all’estero”, afferma Stefano Imperatori, Direttore Sviluppo e soluzioni integrate dell’Istituto poligrafico e Zecca di Stato. E aggiunge: “Alcune delle caratteristiche della CIE sono definite da regolamenti standard e la CIE italiana è conforme ad essi, risultando come uno tra gli strumenti di identificazione più avanzati e sicuri al mondo”. I cittadini all’estero dovranno richiedere il rilascio della CIE presso i rispettivi uffici consolari e il processo dovrebbe durare al massimo 15 giorni. Il costo sarà inferiore ai 20 euro. Il documento non è solo un documento di identità ma, grazie al chip, abilita a fruire in sicurezza dei servizi online offerti da PA e imprese anche a livello comunitario. I connazionali nel mondo sono sempre di più. Oltre tre milioni in Europa e circa sei milioni nel mondo, iscritti ai registri consolari. “È la seconda regione d’Italia dopo la Lombardia, un’Italia fuori dall’Italia a cui dobbiamo dare servizi nuovi, sicuri, efficienti”, conclude Vignali. All’evento a Vienna erano presenti anche i parlamentari eletti all’estero Massimo Ungaro, Angela Schirò, Simone Billi ed Elisa Siragusa. (red – 20 set)

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