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direttore Paolo Pagliaro

Tortellini e crocefissi
polemiche stantie

di Paolo Pagliaro

(3 ottobre 2019) Dalle polemiche sul crocefisso a scuola a quelle sul tortellino senza carne di maiale voluto per un giorno dalla diocesi di Bologna per venire jncontro ai precetti di musulmani ed ebrei, la questione identitaria torna a imporsi con la forza dell’ emergenza.
In realtà è una emergenza inesistente. Da tempo l’industria agroalimentare italiana si è attrezzata per proporre ai due milioni e mezzo di islamici che vivono con noi prodotti conformi alle norme coraniche. Lo fanno i supermercati, non si capisce perché non possa farlo, come gesto simbolico, l’arcivescovo di Bologna.
Quanto alla questione del crocefisso a scuola, tutti sappiamo che se ne discute e si delibera da decenni . Si è espressa due volte la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo affermando in un primo momento che il crocefisso appeso nelle aule scolastiche violava la libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni, oltre che la libertà di religione degli alunni. Ma smentendosi due anni dopo in sede di appello quando invece sentenziò che il crocefisso in classe era assolutamente lecito perché non poteva essere considerato un elemento di «indottrinamento».
Si sono pronunciati più volte anche il Tar e i tribunali, spesso dando torto ai ricorrenti ma talvolta accogliendone le ragioni.
Giancarlo Santalmassi, che riassume corsi e ricorsi su in piu.net, osserva che forse aveva ragione Indro Montanelli quando diceva che gli italiani sono ruminanti: masticano sempre lo stesso cibo, senza digerirlo mai.

(© 9Colonne - citare la fonte)