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SALVINI: SONO STATO
INGENUO MA ORA TORNO

La crisi? “Se avessi conosciuto meglio Roma, e i suoi centri di potere, da cui mi sento estraneo, mi sarei mosso meglio. Evitavo certe ingenuità. Ma rifarei tutto. Ora si tratta di ripartire, e lo stiamo facendo benissimo. Vinciamo in Umbria, poi in Emilia Romagna e poi in Calabria” e “non manca molto” che il governo cada. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in una intervista al Messaggero  Riempiremo piazza San Giovanni e daremo un segnale contro il governo truffa". Poi parla della manifestazione di sabato a Roma: “Non so se sarà una spallata. So che siamo gli unici matti che riempiranno la piazza più grande della Capitale, mentre gli altri si rifugiano in salette e teatrini. La gente ha chiesto alla Lega di dare un segnale contro il governo truffa e contro l'accozzaglia delle dieci sinistre, ed eccoci qua”. E assicura che “noi siamo pronti da subito a governare Roma”, “stiamo lavorando molto. La bussola è il buon senso e il pragmatismo”, “nel duello tivvù con Renzi chi dei due, tra lui e me faceva sparate propagandistiche? Lui. Io sono abituato a parlare di cose. Anche su Roma”. Poi l’ex ministro dell’Interno aggiunge: “Io invitai a votare la Raggi, a riprova che non sono prevenuto. Ora basta però. Il nostro progetto di rinascita, che c'è anche se lei non lo vede, parte dai rifiuti. La differenziata ha fallito e va riorganizzata da capo. E in questo settore il disastro è colpa anche della Regione Lazio di Zingaretti, che valorizza zero i rifiuti. I romani spendono 140 euro a tonnellata per mandarli all'estero” e “aggiungo: i termovalorizzatori. E c'è l'Atac da rifare. Domani andrò in un deposito a parlare con i lavoratori. Anche i romani hanno diritto ad avere mezzi pubblici funzionanti”.. Sollecitato a parlare di Autonomie per Roma aggiunge: “Possiamo fare di più. Ma non l'abbiamo mai governata. Ora che aspiriamo a farlo, faremo tesoro di certe disattenzioni o errori”, “convengo: si può dare di più! Come nella famosa canzone”. (17 ott - red)

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