Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

FI: VIA IL REDDITO DI M5S
PER TAGLIO CUNEO FISCALE

FI: VIA IL REDDITO DI M5S <br> PER TAGLIO CUNEO FISCALE

Ridurre subito l’impatto del cuneo fiscale sulle imprese e i lavoratori utilizzando gli 8 miliardi del reddito di cittadinanza, guadagnando così 1000 euro in più all’anno in busta paga; introdurre disposizioni per l’occupazione e l’imprenditorialità femminile e la parità retributiva; predisporre una vera flat tax con aliquota unica per tutti (dal 23% attuale fino al 15% in cinque anni), pace fiscale, revisione delle tax expenditures e spending review, no tax area di 12mila euro, riduzione dei costi della burocrazia e della giustizia.  E poi, a medio termine, introdurre in Costituzione un tetto alla pressione fiscale da fissare al massimo a un terzo del reddito. Sono le proposte che il gruppo di Forza Italia ha presentato questa mattina, e che verranno sottoposti all’esame della Camera sotto forma di mozione e di emendamenti quando la manovra approderà a Montecitorio dopo la prima lettura del Senato.  Una risposta a una legge di bilancio che per ora dà la fotografia “del solito governo della sinistra di tasse e manette – spiega la capogruppo forzista alla Camera Mariastella Gelmini - Siamo molto arrabbiati perché siamo di fronte a un attacco violento al ceto medio, alle imprese e alle partite Iva che sa di stato di polizia e a un aumento netto di imposte per 7.6 miliardi, alla faccia del governo che doveva sterilizzare l’IVA”. Inoltre, “ci preoccupa la frase del ministro Gualtieri che dice la lotta all’evasione è nelle mani di Bonafede: è l’esempio di uno stato etico che pensa che solo con la lotta al contante si mettono i conti apposto”. Renato Brunetta insiste sull’importanza di porre un tetto alla tassazione in Costituzione, provvedimento per il quale Forza Italia metterà in piedi dei gazebo per una raccolta firme: secondo l’ex ministro della Pubblica amministrazione infatti “per il principio del pareggio di bilancio, dandosi dei vincoli alla tassazione puoi non aumentare all’infinito la spesa pubblica”. Brunetta avverte poi la rimodulazione dell’iva è tutt’altro che una ipotesi fuori discussione: “Se l’Unione Europea, così come ha già fatto col governo gialloverde, chiedesse di abbassare il rapporto deficit-Pil della manovra dal 2,2 al 2%, quei 3 miliardi scoperti arriverebbero dalla rimodulazione dell’uva che rientrerebbe dalla finestra”. Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale, per il quale al momento sono stanziati 3 miliardi, “la nostra proposta è moltiplicare per 3 le risorse sul taglio del cuneo arrivando almeno a 8, prendendoli dal reddito di cittadinanza - spiega Brunetta - che poi sarebbe anche il collasso del Movimento 5 Stelle, ma naturalmente questi sono sogni”. 

(© 9Colonne - citare la fonte)