Roma, 23 ott - “La legge salva-mare prima di tutto aiuterà i pescatori italiani, che ad oggi non possono portare in porto i rifiuti pescati accidentalmente in mare, e che invece possono svolgere una funzione davvero importante per la qualità delle nostre acque”. Così in un’intervista a 9colonne la deputata di Leu Rossella Muroni, relatrice del disegno di legge recante disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare, all’esame dell’aula della Camera. Il cuore del provvedimento è consentire ai pescatori di portare e conferire a terra i rifiuti che recuperano in mare, nei fiumi, nei laghi o nelle lagune, senza doverne sostenere i costi di smaltimento come invece avviene oggi e promuovere il riciclo dei materiali ‘pescati’. “Questa – aggiunge - è una legge che mette fine a questo paradosso tutto italiano, sottolineando come la qualità del mare inizi dalle nostre case e dai nostri comportamenti: infatti l’80% della plastica che si trova in mare proviene dall’entroterra e dai cattivi comportamenti dei cittadini, per questo la legge vuole fare sensibilizzazione nelle scuole”. “Finalmente un provvedimento in positivo per quanto riguarda l’ambiente, in cui siamo riusciti anche a parlare di recupero delle biomasse spiaggiate” e a “potenziare il patrimonio a disposizione del ministero dell’Ambiente per difendere il mare e mettere in sicurezza una delle ricchezze che abbiamo” aggiunge la deputata di Leu. Muroni ricorda inoltre come la Commissione abbia “lavorato per migliorare la legge, che è riconosciuta importante a livello trasversale, finalmente una legge che ha messo tutti dalla stessa parte quanto al principio condiviso. In commissione – continua - abbiamo lavorato anche sul fatto che la posidonia spiaggiata lungo le nostre coste, ma anche i legnami che arrivano dai fiumi non debbano più essere considerati dei rifiuti: nel caso della posidonia si prevedono addirittura dei programmi per riaffondarla e dunque ristabilire un ambiente naturale mentre i legnami che arrivano dai fiumi vengono considerati una risorsa energetica importante a disposizione, invece di andare a comprare il legno all’estero”. “Per quanto riguarda la flotta già a disposizione del ministero dell’Ambiente, la Castaglia, in questo momento adatta a intervenire sugli sversamenti degli idrocarburi, consentiremo interventi anche sul fronte dei rifiuti. Per quanto riguarda l’Ispra, infine, consentiremo ai subacquei che compiono ricerche scientifiche e tecniche di non sottostare alle lungaggini burocratiche solite ma di essere invece riconosciuti come scienziati che aiutano il mare”. (PO / Roc)
(© 9Colonne - citare la fonte)
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