Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

MALTEMPO, VENEZIA FERITA
SALVINI: SUBITO 1 MLD

“Siamo di fronte a uno scenario apocalittico su Venezia e tutto il litorale. Uno scenario che ci preoccupa anche per le prossime ore. In montagna sta nevicando e le temperature si stanno alzando. Sono previsti 120 cm di neve, che con lo scirocco stanno facendo prospettare uno scenario come quello dell’alluvione del 2010. Ricordo che in quell’occasione sono stati colpiti 235 Comuni, oltre 10.000 tra cittadini e imprese, ed è stato superato il miliardo di danni”. Così il presidente della Regione, Luca Zaia, ha inquadrato questa mattina la drammatica situazione di emergenza maltempo che si è venuta a creare in Veneto da ieri sera. Particolarmente colpite Venezia, Pellestrina e tutta la zona del litorale. Dopo il record registrato ieri sera alle 22.50, con il picco di acqua a un metro e 87 – secondo soltanto nella storia della Serenissima ai 194 centimetri registrati nel 1966 - stamattina è arrivata un'altra ondata della mareggiata che si è attestata sui 150 centimetri. Due morti nell'isola di Pellestrina: un anziano di 78 anni rimasto fulminato nella sua abitazione e un altro abitante dell'isola, deceduto anche lui in casa probabilmente per cause naturali.  Zaia ha inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli la formale richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza. Augurandosi una pronta risposta dal governo, Zaia chiede anche “un primo sostanziale sostegno economico per le prime spese” e “un successivo sostegno economico stante la difficoltà delle Amministrazioni Locali e della stessa Regione a fronteggiare la situazione con misure finanziarie ordinarie, al fine di assicurare le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, attuare gli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità, ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato, e per la ripresa delle normali condizioni di vita della popolazione”.

 

CONTE A VENEZIA. Nel pomeriggio presente a Venezia (insieme al ministro delle Infrastrutture Paola de Micheli) il premier Conte che parla di “una situazione drammatica, una situazione maltempo che ci preoccupa e fa soffrire le comunità”. “Partiamo dall'emergenza, abbiamo un'occasione storica per risolvere i problemi facendo squadra. Se muore Venezia, muore il Paese" afferma il sindaco Luigi Brugnaro, che ha spiegato di aver ricevuto in queste ore diversi attestati di vicinanza e attenzione da parte degli esponenti dello Stato e del governo: "Voglio ringraziare soprattutto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha affermato - mi ha telefonato e ha dimostrato in questi mesi grande vicinanza a Venezia, città unica dove devono essere accentrate le tante competenze che ora la caratterizzano. Il Mose va finito, e chiediamo di partecipare nella gestione dell'intero sistema, che deve allargarsi anche a tutte le infrastrutture a difesa della città, dalle idrovore al sistema antincendio, alle fognature. Facciamo l'ultimo miglio che manca per risolvere una volta per tutte i problemi, salvaguardando il Porto e Porto Marghera. Serviranno somme enormi - ha concluso - abbiamo un'occasione storica per costruire insieme un nuovo futuro ai nostri giovani. Ne va della credibilità dell'intero Paese".  Sembrano ingenti i danni al patrimonio culturale della Serenissima, con l’acqua che non ha risparmiato la Basilica di San Marco: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ha attivato l’unità di crisi per la verifica e la messa in sicurezza del patrimonio culturale eventualmente danneggiato dall’eccezionale alta marea che sta colpendo Venezia” comunica il segretario generale del Mibact, Salvo Nastasi che sottolinea “che da ieri il ministero sta seguendo passo passo l’evolversi della situazione”.  (Roc – 13 nov)

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