L'emendamento che riduce l'Iva sugli assorbenti è stato riammesso. Repubblica intervista la prima firmataria del documento siglato da 32 deputate di molti gruppi di maggioranza e opposizione, Laura Boldrini, che parla di “una battaglia bipartisan che spero possa avere un esito positivo”. “Penso ci fossero tutti gli estremi per essere discusso. E per questo ringrazio la presidente della commissione Finanze della Camera Carla Ruocco per averlo reintrodotto. È un segnale importante di attenzione a donne e ragazze”. Una direttiva europea del 2006 consente di abbassare l'Iva fino al 5%. Perché noi al 22%? Ci sono problemi di copertura? “Una collega irlandese mi dice che in alcuni quartieri disagiati gli assorbenti sono distribuiti gratuitamente. Abbiamo chiesto delle stime al ministero dell'Economia: basterebbero 120 milioni per abbassare l'Iva al 10%. Sono fiduciosa: troveremo le risorse. Questa non è una misura con un marchio politico, non è una battaglia di parte”. Secondo l’ex presidente della Camera, “per troppo tempo le donne sono state messe in disparte per benaltrismo. Non è arbitrario dare per una volta precedenza ai loro bisogni”. “Nel nostro Paese c'è un'emergenza occupazione, questo è il punto. L'occupazione femminile è al 62% in Europa e al 49% in Italia. Al Sud, come in Sicilia, la media scende al 29%. Se non valorizziamo il capitale femminile non rimetteremo in piedi il Paese. Ma ci vuole un investimento specifico su occupazione e imprenditorialità femminile che poi rientra in termini di Pil, avanzamento sociale e pure demografico. Le donne che lavorano fanno anche figli. Se non hanno una sicurezza professionale, rinunciano alla maternità. Per questo servono un welfare adeguato, sgravi contributivi e accesso al credito agevolato”. (15 NOV / red)