di Paolo Pagliaro
(3 dicembre 2019) Pigramente, si sostiene spesso che quella contro l’evasione fiscale sia una battaglia impopolare, che non porta voti. Un sondaggio di Demopolis dimostra il contrario. Quasi 8 italiani su 10 sono consapevoli di quanto l’evasione incida sul bilancio dello Stato in termini di risorse sottratte al Welfare e alla gestione dei servizi pubblici: c’è un’ampia maggioranza anche a favore della scelta del Governo di puntare sui pagamenti con moneta elettronica. Il 60% la considera giusta, ma a condizione che non ci siano commissioni e costi bancari sui pagamenti con carte e bancomat. Il 14% la ritiene corretta in ogni caso. Circa un quarto dei cittadini è contrario.
E’ quasi plebiscitario anche il consenso alla proposta di inasprire le pene per i grandi evasori, come accade negli Stati Uniti. E’ d’accordo il 75% degli intervistati. Il 61% è favorevole al carcere, con la confisca, per chi evade oltre 100 mila euro, tramite dichiarazioni fraudolente o emissione di false fatturazioni; uno su cinque opterebbe per la sola confisca. Sono favorevoli al carcere l’80% di chi vota 5 Stelle, il 73% degli elettori Pd e il 45% degli elettori della Lega.
In piena bagarre parlamentare sul cosiddetto “Salva-Stati”, Demopolis ha voluto infine sondare la popolarità dell’argomento tra i cittadini, ai quali l’Istituto diretto da Pietro Vento ha chiesto se hanno compreso in che cosa consista il meccanismo europeo di stabilità. Come era prevedibile, la grande maggioranza degli intervistati – per la precisione il 66% - ammette di non avere capito di che cosa si stia discutendo. Sarebbe interessante rivolgere la stessa domanda anche ai loro rappresentanti.