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direttore Paolo Pagliaro

La banca fallisce
tra gli applausi

La banca fallisce <br> tra gli applausi

di Paolo Pagliaro

(16 dicembre 2019) Tra le cose che accomunano gli sfortunati destini paralleli delle banche venete, di Banca Etruria, CariFerrara, CariChieti, Banca Marche e ora Popolare di Bari ci sono gli applausi e talvolta le ovazioni che nel corso degli anni, anche quando i conti cominciavano a non tornare, i soci hanno sempre riservato ai loro banchieri.
A Bari i soci della Popolare sono circa 70 mila e l’ultima assemblea c’è stata meno di cinque mesi fa, il 22 luglio. “L’assemblea – scriveva il cronista della Gazzetta del Mezzogiorno - ha apprezzato il richiamo all’orgoglio e la franchezza con la quale ha parlato il presidente. E la votazione successiva ha ratificato la fiducia in quello che viene definito il piano della svolta, del cambiamento, dell’innovazione”.
Renzo Mazzaro ha scritto per Laterza “Banche, banchieri e sbancati”, un’inchiesta che racconta meccanismi e responsabilità dei fallimenti che hanno coinvolto centinaia di migliaia di risparmiatori. Parlando del Veneto, Mazzaro ricorda che le banche poi fallite erano dentro la società e la società era dentro le banche.  Non solo le categorie economiche più forti e organizzate, gli industriali, i commercianti, gli artigiani, le associazioni dei professionisti, i produttori agricoli, ma anche la Chiesa, e non solo la curia vescovile di Vicenza o l’istituto del clero di Treviso o l’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio, ma direttamente le parrocchie, e poi i comuni, i sindaci, le società sportive, le associazioni culturali. La banca dava soldi a tutti.  Qualcosa del genere è accaduto a Bari, anche lì si è andati a fondo tra gli applausi.

 

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