Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Valente (Pd): legge su orfani femminicidio all'ultimo miglio

Roma, 17 dic - "Al momento la legge sugli orfani di femminicidio è in Consiglio di Stato, ci vorranno i tempi tecnici - credo probabilmente un mese per la pronuncia - poi dovrà esserci il parere delle Commissioni parlamentari competenti: penso e spero di poter dire che entro il mese di febbraio avremo finalmente operativo questo provvedimento con i relativi decreti di attuazione". Così in un'intervista a 9colonne la presidente della Commissione d'inchiesta sul femminicidio Valeria Valente, a margine di una conferenza stampa in Senato in cui è stato fatto il punto sull'attuazione della legge a tutela degli orfani dei crimini domestici a due anni dall'approvazione. "Purtroppo - spiega la senatrice del Pd - era previsto un iter procedurale molto lungo e purtroppo si è perso veramente molto tempo, se pensiamo che la legge è dei primi mesi del 2018: siamo all'ultimo miglio perché finalmente il decreto è stato varato circa 20 giorni fa e quindi siamo adesso nelle condizioni di poter dire che siamo arrivati agli ultimi passaggi tecnici necessari e indispensabili perché la legge diventi operativa". Secondo Valente per "battere la violenza contro le donne il passo decisivo da compiere è costruire rapporti effettivamente paritetici tra uomini e donne, rispettare le donne per quello che sono, abbattere la cultura del dominio e della sopraffazione maschile sulle donne e fare in modo che queste possano vedersi riconosciuti i propri spazi di autonomia e di libertà, che invece abbiamo visto pericolosamente sotto attacco da una cultura che rischiava di prendere il sopravvento negli ultimi mesi e che per fortuna adesso stiamo mettendo da parte". "Rispettare l'autonomia e la libertà delle donne in una relazione - aggiunge la presidente della commissione d'inchiesta sul femminicidio - significa rispettare la scelta di rompere una relazione, di separarsi, di andare via di casa, di mettere fine a un rapporto violento o nel quale la donna non sta più bene. Bisogna riconoscere questa libertà, in modo da non colpevolizzare le donne quando denunciano, facendo in modo che vengano credute mentre troppo spesso viene messa in discussione la loro credibilità". Secondo Valente "questo è il problema più serio che noi siamo chiamati ad affrontare come Stato, perché in questi rischi tante volte incorrono anche le articolazioni dello Stato sul territorio, quando per esempio un ufficiale di Polizia giudiziaria mette in discussione la parola di una donna che va a denunciare violenza, quando un avvocato nel corso di un processo mette sotto torchio una donna che ha subito violenza o quando un consulente tecnico fa finta di non vedere la violenza e fa una prognosi di alienazione parentale nei confronti della madre. Questi tipi di atteggiamento - conclude la senatrice dem - sono sicuramente gravi nei confronti delle donne e vanno abbattuti per vincere la violenza". (PO / Roc)

(© 9Colonne - citare la fonte)