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Australia, Comites-Cgie: Italiani coinvolti, autorità assenti

“Dobbiamo, con molto rammarico e amarezza, registrare che, per quanto a nostra conoscenza, c’è una totale assenza di partecipazione delle autorità italiane alla tragedia che sta colpendo l’Australia, non avendo notizia neppure di un formale comunicato da parte di una qualche Autorità Italiana (Ministero degli Affari Esteri, Presidenza del Consiglio dei Ministri e, neppure, Presidenza della Repubblica), come segno di vicinanza e di amicizia tra l’Italia e l’Australia”. A denunciarlo è la rappresentanza italiana in Australia (Comites e Consiglio generale degli italiani all’estero) in una lettera inviata all’ambasciatrice italiana a Canberra, Francesca Tardioli, in merito agli incendi che stanno colpendo il Paese. I firmatari - Franco Papandrea (consigliere CGIE, Australia e la Nuova Zelanda), Maurizio Aloisi (presidente Comites New South Wales), Franco Barilaro (presidente Comites Canberra), Francesco Pascalis (presidente Comites Victoria e Tasmania), Vittorio Petriconi (presidente Comites Western Australia), Mariangela Stagnitti (presidente Comites Queensland e Northern Territory), Christian Verdicchio (presidente Comites South Australia) - invitano la diplomatica a far pervenire la lettera “alle competenti autorità italiane e a tutti gli uffici in Italia che Lei riterrà interessati alla questione”. Secondo la rappresentanza di Comites e Cgie “molte persone di origine italiana qui residenti sono direttamente coinvolte e stanno pagando un prezzo altissimo in termini personali e con grave compromissione o distruzione dei loro beni. È pure certo che numerosissimi italiani, presenti in questo periodo in Australia per turismo o con visti temporanei, stiano subendo gravi disagi e conseguenze a seguito di questi eventi”.

Nella missiva si rileva inoltre come “solo negli ultimissimi giorni siano comparsi su quasi tutti i siti consolari dell’Australia alcuni numeri di telefono da contattare, senza peraltro indicare concretamente quali servizi siano disponibili e fornibili e a favore di chi siano diretti: per i residenti con passaporto italiano che avessero subito dei danni e/o per gli Italiani che si trovassero temporaneamente in Australia, turisti o giovani con visti ‘Student’ o ‘Working Holiday’, e che sono ovviamente molto più vulnerabili”. La rappresentanza italiana in Australia ricorda infine che “in occasione di tragedie italiane, le autorità e le popolazioni australiane hanno sempre e concretamente dimostrato la loro partecipazione e vicinanza” e auspica “con forza che presto si ponga rimedio a queste che noi consideriamo gravi carenze, riaffermando il legame forte tra i due paesi. Abbiamo la vivissima speranza che questa nostra nota abbia il seguito dovuto nelle varie sedi, ciascuna per la propria competenza, con concrete azioni in Australia e in Italia”. (sip – 16 gen)

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