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ERRANI: L’ODIO LEGHISTA
QUI NON ATTECCHIRÀ

“La destra investe sulla paura. La paura di vedersi mettere in discussione ciò che si è ottenuto. L'opposto di quello che ci ha permesso di ottenere tanti risultati qui in Emilia Romagna: la capacità di lavorare insieme”. Così a La Stampa l’ex governatore Vasco Errani per il quale Salvini che suona al citofono del ragazzo tunisino, su indicazione di una cittadina, rappresenterebbe “la dimostrazione di ciò che dico. Salvini ha un'idea di società che non va bene, è pericolosa. La giustizia fai date, la delazione, prendersela con l'immigrato: è una cosa grave. E il fatto che il giorno dopo è stata danneggiata l'auto della signora che ha indicato il campanello a Salvini dimostra che odio chiama odio. Per qualche voto in più non si può dare un messaggio così sbagliato e pericoloso”. Le Sardine – viene chiesto a Errani - hanno rianimato le piazze della sinistra. Ma di fatto hanno contribuito a trasformare il voto in un referendum su Salvini e sui migranti. Non temete possa essere un boomerang? “La leggo diversamente. Per me è estremamente positivo che una parte importante del popolo di questa terra dica a Salvini: ‘Ci vuoi portare dove non vogliamo andare. Noi siamo un'altra cosa’. Le Sardine non sono un partito: sono un sentimento diffuso, comunitario. È molto importante il loro linguaggio: dolce, gentile, l'opposto dell'aggressività e dell'odio”. (24 GEN / red)

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