di Paolo Pagliaro

(21 febbraio 2020) A Scampia è cominciata la demolizione della Vela Verde, definita il simbolo architettonico del degrado italiano. Si riavvia così il progetto di riqualificazione del quartiere napoletano finanziato grazie al bando periferie approvato dal Parlamento, rafforzato da un cofinanziamento europeo. Quello di Scampia è uno dei 120 progetti selezionati, per un valore complessivo di 4 miliardi.  Sono previsti anche la demolizione del Serpentone nel quartiere Corviale di Roma e la rinascita del quartiere Adriano a Milano, dove un tempo sorgevano i capannoni della Magneti Marelli. Ma anche interventi per il verde nelle scuole di Torino, costruzione di rotonde e piste ciclabili a Bari, nuovi insediamenti di edilizia sociale ad Ascoli Piceno, Messina, Cagliari e in altre città. Un po’ ovunque viene incoraggiata la diffusione del cohousing, cioè quella pratica di coabitazione solidale che prevede che le famiglie condividano spazi e servizi. C’è poi un altro grande progetto che ha preso l’avvio in questi giorni. Si tratta del bonus che quest’anno premia chi rifà, ripulisce o ritinteggia le facciate delle case. La detrazione fiscale arriva a coprire il 90% delle spese sostenute dalle famiglie o dai condomini.  Il bonus facciate è contenuto nell’ultima legge di bilancio e l’obiettivo dichiarato è quello di rendere più belle le città. Ma c’è naturalmente anche l’intento di sostenere l’industria dell’edilizia in una congiuntura molto sfavorevole. 
Uno dei pregi del nuovo sconto fiscale è che non sostituisce ma si aggiunge a quelli che incoraggiano l’efficientamento energetico, le ristrutturazioni e l’adeguamento antisismico degli edifici.  Tra la politica e i bisogni del Paese ogni tanto c’è sintonia.