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direttore Paolo Pagliaro

Abolire Schengen?
Il Sud si porta avanti

 Abolire Schengen? <br> Il Sud si porta avanti

di Paolo Pagliaro

(24 febbraio 2020) In attesa che i nostri vicini decidano di sospendere Schengen e chiudere le frontiere con l’Italia, provvedimento per ora richiesto solo da Marine Le Pen, gli italiani si stanno portando avanti.  I più solerti sono stati i sindaci dell’isola d’Ischia che hanno chiuso i loro porti ai residenti in Lombardia e Veneto, provvedimento poi rientrato dopo l’intervento della prefettura di Napoli.  La regione Basilicata  ha invece  prescritto che «tutti i cittadini provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria o che vi abbiano soggiornato nelle ultime due settimane debbano rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni, comunicando la propria presenza ai competenti servizi di sanità pubblica», come si legge nell’ordinanza.

Di fronte alle proteste dei governatori del nord e alle richieste di chiarimenti da parte del governo, il presidente della Basilicata Vito Bardi ha specificato che l’obbligo della quarantena vale solo per gli studenti universitari che tornano a casa. Fatto sta che questa mattina al Tribunale di Potenza è stato allontanato dall’aula un avvocato che veniva da Milano e un’altra udienza è stata sospesa perché era lombardo il giudice di pace.  Mentre a Riccione alcuni operai lucani assunti dall’impresa che sta pavimentando il lungomare, non si sono presentati al lavoro per non essere costretti alla quarantena una volta rientrati in Basilicata. Più tollerante la Regione Calabria, che si è limitata a chiedere ai suoi cittadini che rientrano dal Lombardo Veneto di farsi vivi con le autorità sanitarie per valutare misure di quarantena volontaria. Infine a Pago Veiano, provincia di Benevento, il sindaco ha deciso multe fino a 5mila euro per chi non comunica gli spostamenti da e per le zone colpite dal virus.  Che da un male, insomma, nasca un bene.

(© 9Colonne - citare la fonte)