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direttore Paolo Pagliaro

Screening di massa
contro l’epidemia

Screening di massa <br>contro l’epidemia

di Paolo Pagliaro

In Italia le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità sui tamponi per testare la positività al virus sono state interpretate in due maniere. All’inizio monitorando tutta la rete delle persone che erano entrate in contatto con i pazienti contagiati. Poi controllando soltanto chi aveva una sintomatologia già acclarata.
E se all’inizio i nostri casi erano maggiori per i tanti tamponi effettuati, oggi vale il contrario. Meno tamponi fatti diminuiscono il denominatore rispetto ai decessi, aumentando il tasso di mortalità, in Italia altissimo rispetto agli altri Paesi del mondo.
Luciano Balbo, imprenditore e fondatore del Centro medico Santagostino, rete di ambulatori con 12 sedi a Milano, spiega così in un’intervista al Corriere della Sera perché nel capoluogo lombardo sia diventato urgente lo screening su ampia scala della popolazione, come richiesto da un network di 120 ricercatori e professionisti dell’innovazione che si sono riuniti contro l’emergenza Covid-19, creando anche l’aggregatore covidtrends.com.
Oggi i controlli sono limitati ai casi sintomatici e a chi ha avuto contatti ravvicinati con un contagiato. L’aspettativa è che l’Istituto superiore di sanità e il Ministero della Salute incoraggino e gestiscano uno screening il più ampio possibile, che potrebbe avvenire su base volontaria e a costi decisamente contenuti, poche decine di euro per ogni tampone.
In effetti sembra irragionevole che un cittadino non sappia neppure a chi può rivolgersi per sottoporsi a un test che lo informi sulle sue condizioni di salute.

(© 9Colonne - citare la fonte)