L’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma invita scrittori, giornalisti, artisti, designer, architetti, curatori, intellettuali, e non solo, a raccontare questi giorni in cui il mondo rallenta e anche l’Istituto è chiamato a sospendere le proprie attività. Ciascuno è invitato a raccontare questi giorni, ciascuno a modo proprio, attraverso i propri "strumenti" del mestiere e i propri linguaggi. L’obiettivo è stimolare empatia internazionale e lanciare un messaggio inclusivo, emozionale, basato su un comune senso di appartenenza. Allo stesso tempo, - si legge in una nota dell’Istituto - si intende diffondere il messaggio “positivo” di un Paese che, nonostante le difficoltà del momento legate alla diffusione del coronavirus, mantiene la sua forza vitale e creativa, continuando a produrre e a diffondere cultura. “Questa pausa ci regalerà un tempo nuovo di riflessione sui valori del nostro tempo, insieme, anche se lontani fisicamente. Perchè la cultura non si ferma. L’artista Mariangela Levita e il duo di artisti Bianco-Valente hanno già accettato il nostro invito, realizzando un video ciascuno – fa sapere l’Istituto - Il giornalista e scrittore di viaggio Giovanni Vale, invece, ha partecipato alla campagna presentando il progetto ‘Extinguished Countries’ attraverso due video, pubblicati il 18 e il 19 marzo, affrontando così un tema che oggi più che mai si fa attuale e cruciale: il mondo e i suoi confini”. I contributi sono sulle pagine social dell'Istituto: Facebook, Instagram e Twitter.
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