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Agricoltura, bilaterale Italia-Francia: soluzioni comuni di fronte all’emergenza

Agricoltura, bilaterale Italia-Francia: soluzioni comuni di fronte all’emergenza

Priorità assoluta: "Mantenere in vita le aziende agricole e la filiera alimentare. L' Europa deve essere più coraggiosa e consapevole". E' quanto la ministra Teresa Bellanova ha ribadito al ministro dell'Agricoltura francese Didier Guillaume nel corso di un bilaterale in videoconferenza conclusosi pochi minuti fa, a distanza di sole 24 ore dalla videoconferenza dei ministri dell'Agricoltura europei di ieri. "È necessaria - ha detto Bellanova all'inizio del colloquio - l'individuazione condivisa tra tutti i partner europei di soluzioni utili ad affrontare questa gravissima situazione: nessuno deve avere la sensazione che Bruxelles, come altri Paesi d'Europa, sottovalutino i problemi. Semmai serve un'Europa tanto più coraggiosa e consapevole quanto più grandi sono le sfide che oggi ci troviamo di fronte ". E ancora: "Le aziende agricole non possono essere lasciate sole in questa battaglia, dobbiamo rispondere alla loro esigenza di liquidità. Non sono sufficienti le deroghe specifiche ai regolamenti comunitari su presentazione delle domande, esecuzione di controlli e di pagamenti. Sono urgenti e necessarie azioni straordinarie".

Coraggio e visione, ha esortato Bellanova, che ha confermato al collega francese le proposte già illustrate nel corso della videoconferenza di ieri: proroga per le domande Pac oltre il 15 giugno 2020, senza alcuna penalizzazione per i produttori; termini più ampi e nuove modalità di erogazione degli aiuti ai produttori con anticipazione delle risorse; attivazione di ulteriori strumenti di crisi per sostenere le filiere più colpite con Fondi extra Pac. "Non possiamo pensare solo a fronteggiare l'emergenza", ha sollecitato Bellanova. "Va messo in campo un vero e proprio Programma Agricolo Straordinario attraverso risorse straordinarie extra PAC, rimodulazione dei fondi FEAGA, riprogrammazione delle risorse dello sviluppo rurale non impegnate, utilizzo delle annualità del Feasr 2021 e 2022, introducendo nei Programmi di Sviluppo Rurale misure eccezionali che rispondano al nuovo scenario e alle nuove esigenze delle imprese agricole. E dobbiamo rispondere alla grande sofferenza della pesca, le cui attività sono state praticamente azzerate, ed a quelle del florovivaismo, coinvolgendo anche gli altri Stati europei le cui produzioni di fiori e piante rischiano di andare invendute. Oggi la priorità è tenere vive le aziende, perché subito dopo l'emergenza si torni a parlare di investimenti. Evitare di utilizzare fondi già presenti nel bilancio UE significherebbe un'occasione persa. Non possiamo permettercelo". (red - 26 mar)

(© 9Colonne - citare la fonte)