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direttore Paolo Pagliaro

Conte, il giudizio
è sospeso

di Paolo Pagliaro

Il “Decreto Rilancio” può andar bene, a patto che i soldi arrivino in fretta. Questo pensa il 42% degli italiani, e per la prima volta, dall’inizio della crisi coronavirus il presidente del Consiglio non può più contare su un appoggio incondizionato. Solo il 18% promuove il decreto senza se e senza ma. Negativo è invece il giudizio di 4 cittadini su 10, convinti che ci sarebbe bisogno di interventi strutturali e strategie di crescita, non di sussidi e contributi a pioggia. Il sondaggio condotto da Demopolis nelle ultime 48 ore ci dice anche che una larghissima maggioranza, l’80%, è invece d’accordo con la decisione di riaprire, il 18 maggio, negozi ed esercizi commerciali. Di parere diverso è soltanto il 14% degli intervistati.
Ma anche in questo caso non mancano i dubbi. Spiega l’indagine dell’Istituto Demopolis che in assenza di una efficace strategia di tracciamento del virus - con app, tamponi e test sierologici - la “fase 2” preoccupa 2 italiani su 3: il 66% teme che, con le riaperture e soprattutto con la ripresa degli spostamenti sull’intero territorio nazionale, il contagio da Covid-19 possa tornare a crescere; soltanto un quarto degli intervistati non ha questo timore.
Ciò che preoccupa di più è la ripresa imminente dei flussi turistici fra Regioni e dai Paesi dell’Unione Europea, a partire dal 3 giugno: solo poco più di un terzo dei cittadini condivide la scelta di favorire in questa fase i viaggi in Italia, anche senza test preventivi o quarantene. Il 60% giudica invece sbagliato il via libera del Governo, perché andrebbero evitati per il momento arrivi e flussi turistici da Paesi e Regioni a rischio Covid. E’ contrario il 46% di chi abita al Nord, il 65% di chi vive nel Centro Italia e quasi l’80% dei cittadini del Sud e delle Isole, cioè delle aree in cui il lockdown ha prodotto i risultati migliori. (19 mag)

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