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direttore Paolo Pagliaro

MERKEL REALISTA:
E’ SOLO L’INIZIO

Approdando in Europa, avviata ormai sulla strada della “nuova normalità”, ovvero della ripresa ai tempi del Covid, colpiscono le realistiche parole della cancelliera tedesca Angela Merkel, che in videoconferenza con i capi dei governi locali ha ribadito il fatto che “Siamo ancora all’inizio della pandemia. Non abbiamo un vaccino o un farmaco”. Dunque ripresa sì, ma con la massima attenzione alle misure di sicurezza, anche perché a dimostrazione che il Covid anche in Germania sia tuttora attivo e virulento ci sono i dati dell’ultimo bollettino che ieri ha registrato 62 nuovi morti che portano il numero totale a 8.411. Inoltre, sempre nella giornata di ieri, sono state diagnosticate 353 nuove infezioni, per un totale di 179.717.

Notizie ancora peggiori dalla Gran Bretagna, dove ieri è risalito il dato giornaliero dei decessi con 412 morti - contro i 134 censiti l’altro ieri -.In Gran Bretagna le vittime del Covid sono ormai 37.542 e le infezioni diagnosticate quasi 270mila.

Per quanto riguarda il nostro Paese, non può che essere osservata con timore la risalita dei contagi nel milanese. In provincia ci sono stati ieri 68 nuovi positivi (totale a 22.832), di cui 41 a Milano (9.679). L’altro ieri nella Città metropolitana erano emersi 38 casi, nel capoluogo 14.

Insomma, appare sempre più chiaro che se da una parte le misure di distanziamento sociale e i comportamenti-barriera siano efficaci per diminuire la diffusione dei contagi, difficilmente basteranno però ad azzerarli. In questa ottica, diventa indispensabile la scoperta di un vaccino, che però al momento non pare prossima. Per di più, ieri è giunta la doccia fredda delle dichiarazioni del virologo Robert Gallo che ha esposto i timori che la circolazione di “nuovo ceppi del virus” possa portare a una limitata efficacia del vaccino, allorché questo sarà disponibile.

(28 mag / deg)

 

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