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direttore Paolo Pagliaro

MESSICO E FAKE NEWS
“IL COVID NON ESISTE”

Con 9.044 morti, alle spalle del Brasile il secondo paese dell’America Latina più colpito dal virus è il Messico dove ieri si sono registrati episodi di violenza quando la sede comunale e diversi edifici sono stati danneggiati nel corso di disordini scoppiati in seguito a delle notizie false girate sui social. “Una trentina di persone, una trentina di volgari delinquenti – ha dichiarato il governatore dello stato del Chiapas del Sud, Rutillo Escandon, spiegando la dinamica dei fatti in un video postato su Facebook - hanno tentato di ingannare la popolazione a Venustiano Carranza facendo loro credere con il Covid-19 non esista”. All’origine dell’ondata di violenze una fake-news secondo la quale un drone sarebbe stato abbattuto la scorsa domenica mentre stava disperdendo nell’aria una polvere bianca di grado di seccare i polmoni. Secondo gli autori del delirante messaggio, sarebbe stata questa la prova di un attacco chimico organizzato dalle autorità regionali contro l’etnia tzotzil.

Restando in Sudamerica, si aggrava la situazione in Perù che ormai conta 4.099 vittime (con i 116 decessi delle ultime 24 ore), mentre la Bolivia ha annunciato l’allentamento, da lunedì prossimo, di una serie di restrizioni decise per far fronte all’epidemia che comunque non appare in regresso. Come ha spiegato il ministro dell’Economia, Oscar Ortiz, “sarà possibile circolare dalle cinque di mattino alle sei di sera” nel tentativo di rilanciare un’economia ridotta al collasso. Resta fermo comunque il divieto per i locali pubblici come bar e ristoranti di riaprire le attività. (29 MAG / DEG)

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