In Italia  intervento pubblico, bonus e tagli alle tasse grazie al Recovery Fund? “Non penso che sia utile impostare la questione come se si trattasse di dividersi una torta. E sono certo che il governo, che ha agito bene nella fase dell'emergenza, ne è consapevole”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni. “Bisogna sintonizzarsi con le vere sfide del piano. Che sarà 'made in Italy' e non va deciso a Bruxelles o a Lussemburgo, perché questa era la logica dei salvataggi di dieci anni fa – aggiunge - Ma resta comunque un'occasione irripetibile per rimettere in moto l'economia italiana. Servono competenze, lungimiranza, responsabilità politica. Mi viene da dire: nessuna Troika, non diciamo cose ridicole. Però molta serietà, se vogliamo cogliere questa occasione”. Non solo investimenti sull'ambiente o il digitale, “il piano – sottolinea Gentiloni - deve porsi il problema della protezione del lavoro più fragile, delle politiche attive, della correzione delle strozzature che abbiamo nelle regole burocratiche o nel sistema della giustizia. Nel medio e lungo termine anche il debito deve stabilizzarsi e riprendere a calare, grazie a un forte avanzo di bilancio prima di pagare gli interessi. Questi concetti sono nell'ultima raccomandazione che abbiamo mandato all'Italia e sono ben presenti da anni nell'ambizione riformatrice che nel Paese non manca”. “Stiamo parlando di volumi finanziari importanti e i fondi europei richiedono comunque chiarezza di obiettivi e puntualità nel raggiungerli – continua Gentiloni - Chiunque abbia avuto a che fare con i soldi europei lo sa: il piano non funzionerà in modo diverso, con grande chiarezza, puntualità e verifiche. Si faranno a scadenze fisse, con rapporti sullo stato di avanzamento dei piani. L'Italia ha tutte le competenze economiche, amministrative e tecniche per riuscire. Se invece si pensa che ci sia una torta da spartire, allora sprecheremo un'occasione unica”. (Roc – 30 mag)