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Sulla rivista “Pnas” uno studio coordinato dall’università di Parma

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Sulla rivista “Pnas” uno studio coordinato dall’università di Parma

(26 giugno 2020) È stata pubblicata sulla rivista scientifica “Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States” (PNAS) una ricerca effettuata dal gruppo di Luca Bonini, docente di Psicobiologia al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, volta a comprendere i meccanismi neuronali che consentono al nostro cervello di riconoscere le azioni degli altri in contesti naturali. Il nostro cervello riesce a riconoscere l’identità di oggetti statici e persino volti nonostante la straordinaria variabilità di punti di vista, luminosità e colori con cui le immagini si presentano ai nostri occhi nella vita quotidiana. E le neuroscienze hanno dimostrato la presenza di aree visive e singoli neuroni capaci di riconoscere in modo stabile e invariante volti e oggetti. Tuttavia, ad oggi non era noto quali meccanismi neuronali permettessero di percepire in modo invariante le azioni degli altri in contesti naturali, caratterizzati da grande variabilità di punti di vista, identità e postura di chi agisce. Lo studio pubblicato su PNAS ha dimostrato per la prima volta la possibilità di sfruttare algoritmi dell’intelligenza artificiale per decodificare il segnale neuronale registrato dalla corteccia parietale della scimmia, e “leggere” l’azione che l’animale stava osservando attraverso l’attività dei suoi neuroni: un passo importante verso la possibilità di decodificare il modo in cui il cervello rappresenta scene visive dinamiche e complesse, come i comportamenti degli altri, in condizioni naturali.


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