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Verso la quarta Conferenza Stato-Regioni-PA-Cgie, al via i lavori

Verso la quarta Conferenza Stato-Regioni-PA-Cgie, al via i lavori

Si svolgerà tra la primavera e l’estate 2021, probabilmente in presenza, la IV plenaria della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie, che ha il compito di indicare le linee programmatiche per la realizzazione delle politiche del Governo, del Parlamento e delle Regioni per le comunità italiane all’estero. “Il fenomeno emigratorio non va sottovalutato. I dati fotografano l’urgenza di ripensare con politiche attive gli strumenti a favore degli italiani all’estero”, ha sottolineato Michele Schiavone, segretario generale del Cgie, durante la presentazione dei lavori preparatori che porteranno alla plenaria. Nello specifico, si terranno tre incontri tematici online: il 19 gennaio sulla nuova emigrazione, il 26 gennaio sull’internazionalizzazione e il 3 febbraio su diritti civili e politici. Il 9 febbraio, infine, si terrà l’ultima sessione da cui dovrà uscire il documento politico da proporre alla plenaria. Uno degli obiettivi generali è “la garanzia del carattere permanente della Conferenza e l’istituzione di un gruppo di lavoro che faccia da monitoraggio dei principi e delle proposte nel documento finale”, afferma Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, ricordando il “lavoro prezioso degli italiani all’estero” che “consente al nostro Paese di avere un focus su alcuni temi che diventano gli obiettivi tematici della plenaria”. Tra i temi chiave della Conferenza, indicati dal sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, c’è quello di “maturare una nuova consapevolezza riguardo al fenomeno della nuova mobilità che offre anche nuove opportunità a Comites, CGIE, associazioni italiane e Camere di commercio”.

Pieno sostegno ai lavori della Conferenza arriva dai presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato. “La Commissione Esteri del Senato ha riportato al centro dell’attività in questa legislatura l’attenzione alle comunità italiane nel mondo. Lo stiamo facendo utilizzando lo strumento dell’indagine conoscitiva che ci ha permesso di invitare il Cgie al Senato e di confrontarci con la rappresentanza italiana all’estero più qualificata - afferma Vito Rosario Petrocelli - Lo faremo ancora nei prossimi mesi sfruttando le potenzialità e le proposte della Conferenza. Il ruolo del Parlamento deve esser duplice: recepire le indicazioni che arrivano dal Cgie e da tutto il mondo dell’associazionismo ed essere in grado di fare da mediatore tra le visioni dei gruppi politici e le indicazioni delle associazioni”. “Esiste un’altra Italia nel mondo e la straordinaria presenza italiana nel mondo si evolve ed è cambiata. E’ una presenza diffusa e plurale e questo comporta il bisogno di ridefinire le politiche verso gli italiani nel mondo”, sottolinea Piero Fassino ricordando il processo in corso per istituire una Bicamerale per gli italiani nel mondo, che “avrà tra i suoi componenti anche eletti in Italia, in modo che coinvolga pienamente il Parlamento nell’occuparsi delle nostre comunità all’estero”. Anche Regioni, Province e Comuni si dicono pronti a sostenere questo percorso di definizione di una nuova politica per gli italiani nel mondo. E’ necessario “mettere a valore la presenza degli italiani all’estero - sottolinea Elly Schlein, Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna - Per fare sistema è interessante costituire una piazza virtuale, un hub a disposizione dei connazionali che sia un punto di riferimento per la nuova emigrazione”.

“Il suggerimento che i comuni italiani hanno dato nelle fasi di rilancio dell’organizzazione del Cgie è di dare a tutti i progetti un carattere fortemente territoriale. É necessario esaltare la dimensione territoriale”, dice Enzo Bianco, presidente del Consiglio dell’ANCI, puntando i riflettori anche sulle iniziative legate al turismo di ritorno: “Siamo disponibili a stipulare accordi di gemellaggio con le città di paesi terzi dove sono presenti le comunità italiane. Un elemento che siamo pronti a tradurre in iniziative concrete”. La Conferenza è “un’occasione importante” anche per le Province, “collegate al fenomeno degli studenti che migrano e che purtroppo molte volte non rientrano in Italia. Dobbiamo offrire l’opportunità agli studenti di rientrare nei loro territori”, ribadisce Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera e delegato UPI. “Il Cgie ha saputo valorizzare e ampliare il dialogo con la rete delle consulte regionali, che si sono sentite sollecitate a partecipare attivamente e a migliorare le proprie azioni, non a caso in queste ore sono state rinnovate alcune consulte”, afferma invece Luigi Scaglione, Coordinatore delle Consulte regionali nel CGIE. Secondo Silvana Mangione, Vicesegretaria del CGIE per l’area anglofona, è necessario “riavviare, ridefinire, vivacizzare e concretizzare il dialogo necessario tra l’Italia e tutto il suo mondo che sta all’estero. Tre elementi chiave del processo di coinvolgimento degli italiani all’estero sono la promozione del Sistema Paese, la diffusione dell’insegnamento di lingua e cultura italiana e la comunicazione”. (Red - 14 dic)

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