Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Musica, Maestro Arlia: il conservatorio a Catanzaro una vittoria, ora un’orchestra stabile

Musica, Maestro Arlia: il conservatorio a Catanzaro una vittoria, ora un’orchestra stabile

Il Direttore d’Orchestra Filippo Arlia, considerato dalla critica internazionale uno dei più brillanti e versatili musicisti italiani della sua generazione, lotta da tanti anni per riuscire ad aprire un conservatorio a Catanzaro, unico capoluogo di regione in Italia ad esserne sprovvisto. Un’assenza che penalizza tanti insegnanti e giovani studenti spesso costretti ad emigrare. Tanti i tentativi, promesse non mantenute, ritardi ma lui afferma: “Non ho mai perso la speranza e ho sempre continuato a combattere”. Finalmente la sua determinazione e il suo coraggio sono stati premiati: il 15 marzo il presidente della Provincia, Sergio Abramo, a seguito di profondi lavori di ristrutturazione, ha inaugurato il fabbricato ex Stella, un immobile del ‘600 di ben 5.000 metri quadrati, e ha consegnato le chiavi al maestro Arlia: qui sorgerà il tanto desiderato conservatorio.

Maestro Arlia, cosa rappresenta per lei la consegna delle chiavi di questo stabile?

“A livello personale è sicuramente una grande vittoria, perché abbiamo lavorato alacremente su questo progetto per tanto tempo, ma è un risultato storico soprattutto per Catanzaro che cerca di realizzare questo sogno da parecchi decenni, forse addirittura dagli anni '70. Dotare una città di un conservatorio è un'operazione che ha un significato socio-culturale notevole, perciò credo che Catanzaro ricorderà questo 15 marzo per molto tempo”.

Come cambierà la vita degli insegnanti e soprattutto degli studenti?

“Beh, basta pensare per esempio che Palazzo Stella si trova a pochi passi dal Teatro Politeama con il quale collaboriamo ormai da diverse stagioni: quanto può significare per uno studente di musica uscire dalle aule del Conservatorio ed entrare a teatro con lo strumento in spalla? Certe cose hanno un valore che non si può descrivere né quantificare”.

Un’operazione culturale volta anche ad incentivare nuove piattaforme occupazionali, soprattutto in un momento così difficile per l’industria musicale?

“Assolutamente sì. Speriamo di uscire al più presto da questo brutto momento causato dalla pandemia, perché siamo parecchio entusiasti di cominciare le attività didattiche al Palazzo Stella e, inoltre, abbiamo una marea di idee e progetti da realizzare. Stiamo già pensando ad una data di inaugurazione della sede con una prima esecuzione assoluta in streaming con Giovanni Sollima e l'Orchestra Filarmonica della Calabria”.

Possiamo dire che la pubblica amministrazione calabra, troppo spesso nota per fatti di cronaca più che per la sua cultura, questa volta invece lancia un valido messaggio innovativo ed imprenditoriale?

“L'amministrazione della Provincia di Catanzaro è da premiare per la continuità e la serietà con cui ha creduto in questo progetto, davvero un bel messaggio per le nuove generazioni”.

In quale modo interagirà il Conservatorio con l’attività produttiva del Politecnico delle Arti di Catanzaro, vista la sua longeva e precedente collaborazione?

“Il Politecnico prevede di mettere a sistema tutte le realtà universitarie e teatrali della città di Catanzaro. Con il Teatro Politeama collaboriamo da diverso tempo e penso che con il Sovrintendente Gianvito Casadonte e il Direttore Generale Aldo Costa ci siano già unione di intenti e condivisione di idee. Ora si tratta di mettere insieme anche le altre "teste", cosa che in Calabria non è mai facile”.

Chi desidera ringraziare in modo particolare per questo traguardo raggiunto?

“Il Sindaco e Presidente Sergio Abramo: di questi tempi non è facile dialogare con un interlocutore politico così determinato e risoluto”.

Per chi vive di musica come lei cosa ha comportato la cancellazione degli eventi live?

“È stato un periodo veramente difficile: noi viviamo della cosiddetta "quarta parete", il pubblico, ed è molto difficile salire su un palcoscenico e realizzare delle performance senza gli sguardi e gli applausi del pubblico”.

Quanto le mancano i viaggi?

“Prima della pandemia passavo più tempo in volo che non a terra, perciò è normale che la mia vita sia cambiata radicalmente. Ma non disperiamo, sono convinto che ritorneremo alla nostra attività molto presto”.

Cosa pensa della didattica on-line?

“Si tratta senza dubbio di una soluzione di fortuna per evitare di perdere mesi o forse anni di studio, ma insegnare uno strumento musicale senza vedere gli studenti in presenza è impossibile. Chi sostiene il contrario evidentemente non conosce bene i valori della musica e nemmeno la didattica”.

Lei, orgoglio italiano della musica internazionale, ha girato il mondo e calcato palchi importanti come la Cairo Opera House e la Carnegie Hall di New York. Qual è il suo rapporto con le comunità di italiani all’estero? A quale è più affezionato?

“Diciamo che in generale gli italiani all'estero sono sempre molto amati, perciò è facile affezionarti ai popoli che ti ospitano: io ho diretto alcuni concerti anche a Odessa, per esempio, dove c'è la più grande comunità italiana in Europa”.

Come ripartirà il settore musicale?

“Credo che andremo incontro alla più grande recessione degli ultimi decenni. Le grandi realtà ripartiranno grazie al sostegno dei privati, ma i "piccoli" organizzatori tireranno i remi in barca, perché è molto difficile sopravvivere da soli a due anni di stop. Le istituzioni non possono far finta di nulla, dovrebbero prevedere fin da adesso un piano intelligente per il recupero degli eventi musicali”.

Cosa si augura per il futuro?

“Ormai rischio di diventare noioso, ma il mio augurio è sempre lo stesso: un'orchestra stabile per la Calabria. Siamo una grande Regione e non ci è concesso avere un'orchestra come tutti gli altri: dovrebbe essere un diritto e non un privilegio. Il problema purtroppo è sempre lo stesso, non si riesce a sviluppare una progettualità seria a causa delle amministrazioni regionali che si succedono senza alcuna soluzione di continuità. Mi auguro per la Calabria che le elezioni possano svolgersi il prima possibile perché i calabresi hanno diritto ad avere una giunta che non si limiti semplicemente all'ordinaria amministrazione”.

I suoi progetti futuri?

“Il 2021 è il centenario di Astor Piazzolla, quindi dedicheremo molto tempo al più grande genio musicale dell'ultimo secolo. Abbiamo in calendario una serie di progetti discografici con Sony Music per pubblicare la "Maria de Buenos Aires" e il doppio concerto per timpani e bandoneon "Aconcagua".

( 24 mar - Mla)

(© 9Colonne - citare la fonte)