La valorizzazione delle nostre comunità all’estero “è il cuore del lavoro delle nostre sedi consolari, che saranno chiamate a gestire tra qualche mese le elezioni dei Comites e Cgie, in occasione delle quali per la prima volta si sperimenterà il voto elettronico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nelle sue comunicazioni alle commissioni Esteri di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero.

LA VIVACITA’ DELL’ASSOCIAZIONISMO
“Gli italiani all’estero hanno affrontato il momento della pandemia con coraggio: i circa 6 milioni di italiani nel mondo a cui si aggiungono 80 milioni di italo-discendenti rappresentano un patrimonio di inestimabile valore che necessità di sentire forte la presenza dell’Italia. Sono una risorsa importante, i migliori portavoce del vivere all’italiana”, ha proseguito il titolare della Farnesina definendo la nuova mobilità “una sfida costante: gli italiani all’estero possono contare di circa 1700 associazioni di connazionali, una rete di accoglienza fondamentale specie per i giovani. Su queste base si sta sviluppando un nuovo associazionismo sempre più vivace”.

FARNESINA AL FIANCO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
“La Farnesina è a fianco degli italiani all’estero - assicura il capo della diplomazia italiana -. Ricordo lo sforzo del ministero degli Esteri nel 2020 in risposta all’emergenza: l’Unità di crisi con la rete diplomatica ha condotto 1186 operazioni di rientro e sono stati stanziati 6,5 milioni per l’assistenza ai connazionali in difficoltà”. Per quanto riguarda la Brexit “c’è una costante attenzione alla tutela degli italiani nel Regno Unito: vigileremo affinché i diritti dei nostri cittadini siano tutelati. Anche grazie alla rete diplomatica in 400mila hanno ottenuto conferma di poter restare a tempo indeterminato nel paese”.

SERVIZI CONSOLARI PIU’ EFFICIENTI
“Siamo impegnati in uno sforzo senza precedenti per servizi consolari sempre più efficienti e digitalizzati”, ha sottolineato di Maio soffermandosi anche sulle “recenti assunzioni nella rete diplomatica” che “compensano solo in parte blocco del turn over. Nonostante i limiti delle risorse c’è stato uno sforzo per ri-orientare la presenza all’estero”. (Red - 31 mar)