Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

PAPA DI NUOVO IN PIAZZA
E PREGA PER L’UCRAINA

“Seguo con preoccupazione gli avvenimenti in alcune aree dell'Ucraina orientale dove negli ultimi mesi si sono moltiplicate le violazioni del cessate il fuoco. Osservo con inquietudine l'incremento delle attività militari e auspico fortemente che si eviti l'aumento della tensione e al contrario si pongano gesti capaci di promuovere la fiducia reciproca e favorire la riconciliazione e la pace, tanto necessarie e tanto desiderate”. Lo afferma Papa Francesco al termine del Regina Coeli. “Si abbia a cuore anche la grave situazione umanitaria in cui versa quella popolazione, alla quale esprimo la mia vicinanza e per la quale vi invito a pregare”, sottolinea il pontefice.

“LA PIAZZA MI MANCAVA” - Dopo settimane di restrizioni, chiusure e zone rosse, a causa della pandemia, Bergoglio torna ad affacciarsi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico per la recita del Regina Coeli: “Grazie a Dio possiamo ritrovarci di nuovo in questa piazza per l'appuntamento domenicale e festivo - afferma rivolgendosi ai fedeli in piazza San Pietro -. Vi dico una cosa: mi manca la piazza quando devo fare l'Angelus in biblioteca. Sono contento. Grazie a Dio e grazie a voi per la vostra presenza”.

“GESU’ NON E’ UN FANTASMA” - La catechesi ruota attorno a tre verbi, che caratterizzano la pagina odierna del Vangelo, in cui si narra lo stupore dei discepoli di Emmaus e degli altri riuniti nel Cenacolo, quando Gesù appare loro salutandoli con “Pace a voi!”. Essi credono di vedere un fantasma ma Cristo mostra le sue ferite e dice: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi”. Poi per convincerli, chiede del cibo e lo mangia sotto i loro sguardi sbalorditi. “Fratelli e sorelle, questa pagina evangelica ci dice che Gesù non è un ‘fantasma’, ma una Persona viva - dice Francesco -. Essere cristiani non è prima di tutto una dottrina o un ideale morale, è la relazione viva con Lui, con il Signore Risorto: lo guardiamo, lo tocchiamo, ci nutriamo di Lui e, trasformati dal suo Amore, guardiamo, tocchiamo e nutriamo gli altri come fratelli e sorelle.
(Red - 18 apr)

(© 9Colonne - citare la fonte)