Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SCUOLA, FEDRIGA:
AGIREMO SUGLI ORARI

“In settimana incontreremo il governo per vedere gli orari di apertura e chiusura delle scuole perché così non va bene”. Lo afferma Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia e neo presidente della Conferenza delle Regioni in una intervista al Corriere della Sera. “Con le dotazioni attuali non siamo in grado di dare risposta ad un'utenza riportata al 100%. È chiaro che, non potendo intervenire più di tanto su questo fronte, sia necessario agire sullo scaglionamento degli orari di ingresso e uscita dalle scuole”. “Secondo me, con l'apertura al 50% ci si era già spinti ad un buon punto – prosegue -. Era stato raggiunto un buon equilibrio, un compromesso che consentiva di lanciare anche un segnale importante ad un settore delicato come la scuola”. Sulle altre aperture, aggiunge, “è stato fatto un passo avanti importante, anticipando la possibilità di utilizzare gli spazi esterni. E chiaro che siamo in una situazione transitoria”. Alcuni suoi colleghi, come i liguri Giovanni Toti, chiedono di consentire pranzi e cene anche al chiuso… “La gradualità va bene, l'alternativa era tenere tutto chiuso. Ricordiamoci .che il governo aveva deciso di mantenere la chiusura per tutto aprile, riservandosi di decidere a maggio”. Quando verrà meno la gradualità? “Penso a metà maggio. Fosse per me anche prima, ma le Regioni non pongono ultimatum. Semmai, si poteva fare altro... Le palestre andrebbero riaperte, almeno le lezioni individuali. Altrimenti, si finisce con l'incentivare soluzioni (ci si iscrive all'attività agonistica e si possono utilizzare) Serve unità. Voglio muovermi in continuità con il mio predecessore Stefano Bonaccini che superano i limiti posti. Ma cosa si ingenera contusione e sfiducia” e “si avverte una crescente insofferenza. Tocca alle istituzioni marciare insieme ai cittadini ricordando che le buone regole sono quelle che si possono rispettare, non quelle scritte in astratto”. (19 apr - red)

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