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BONETTI: PAESE RIPARTA
AUMENTO CASI IN CONTO

Aperturista sì, ma con prudenza. Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia di Italia viva, afferma in una intervista a La Stampa “Oggi mettiamo in campo aperture che daranno sollievo a chi ha sofferto e ristori per chi sta soffrendo ancora e poi, via via che i dati lo consentiranno, si farà un percorso per la riapertura di tutte le attività, a partire dal turismo. Nessuno al governo ha rivendicato vittorie personali, e onestamente credo sarebbe poco utile”, “è sbagliato dividere il governo in ‘rigoristi’ e ‘aperturisti’. Io sono una donna di scienza, guardo ai dati. Si è potuto aprire un percorso di ripartenza prendendo dei rischi ragionati”, “c'è una strategia – aggiunge - che fa scelte sulla base del contesto epidemiologico, dei dati, del malessere sociale, e le decisioni sono indirizzate a mettere in sicurezza il Paese. Il grande nemico di oggi è l'insicurezza: di un ristoratore che non sa quando aprirà il suo locale, di un giovane che non sa cosa sarà la sua vita domani. Dobbiamo dare una prospettiva” e “da donna di scienza dico che non abbiamo ragionato su opinioni ma su dati: le previsioni di andamento in discesa dell'Rt. Oggi con la vaccinazione stiamo mettendo in sicurezza anziani e fragili, quindi sappiamo che un eventuale aumento dei contagi non andrà a incidere su un aumento dei decessi e sulle terapie intensive. Si devono tenere in conto anche elementi di tenuta sociale e di ripresa economica. È chiaro che se anche le riaperture, tra cui la scuola, incidessero sui contagi, sarebbe in modo marginale e comunque controllato. Nella prima fase i ristoranti riapriranno all'aperto, dove è dimostrato che è difficile contagiarsi”. Inoltre precisa: “Speranza gode della piena fiducia di Draghi e del governo, e la gestione dell'emergenza ha coinvolto ministero, le Regioni, tutto il sistema Paese. Si è impegnato giorno e notte in una situazione drammatica, ha ricevuto addirittura minacce. Italia Viva ha chiesto una commissione d'inchiesta sulla gestione precedente della pandemia, ma mai abbiamo fatto critiche personali”. (19 APR/ red)

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