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direttore Paolo Pagliaro

GIOVANNINI: CAMBIARE
ORARI SCUOLE E UFFICI

Un tavolo permanente con gli enti locali già avviato, un raccordo stretto e contatti continui col ministro dell'Istruzione Bianchi, il responsabile della Salute Speranza e la ministra degli Affari regionali Gelmini, una serie di possibili nuovi accorgimenti, a partire dall'aumento delle igienizzazioni sui mezzi di trasporto, e il massimo sforzo per gestire al meglio il ritorno a scuola in presenza degli studenti delle scuole superiori nelle Regioni gialle e arancioni che scatta lunedì. Con l'ipotesi, a settembre, di ripensare alcune regole, come quella sull'uso dei mezzi di trasporto, bus e metropolitane, ma anche una migliore distribuzione degli orari di tutte le attività. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sta lavorando per questo nuovo test, anche se la gestione di bus e metrò, su cui peraltro il Recovery plan prevede in futuro investimenti molto importanti, è pur sempre di competenza degli enti locali. Per i mezzi di trasporto, come sottolinea in una intervista a La Stampa, le amministrazioni locali hanno utilizzato il “forte investimento fatto dal governo precedente proprio per potenziare le linee di trasporto pubblico locale” e “a partire da oggi, dobbiamo ragionare con loro se è possibile potenziare ulteriormente il servizio”, “abbiamo a disposizione uno strumento di governance importante, i tavoli prefettizi, che un anno fa non c'erano e che con il decreto di marzo sono stati rafforzati nella loro opera di monitoraggio e per individuare soluzione ai problemi attuali e futuri. Tavoli che stanno tutti ripartendo facendo dialogare amministrazioni, aziende di trasporto, istituzioni e dirigenti scolastici. E poi allo studio abbiamo una serie di nuove ipotesi che valuteremo con le Regioni per aumentare la sicurezza sui mezzi pubblici, tra cui quella di sanificare più volte al giorno i mezzi di trasporto”, “serve molta responsabilità da parte di tutte le parti”. Il tetto del 50% non si tocca? “E' un tema che fa parte della discussione complessiva in corso in questi giorni, in queste ore” e “fin dall'inizio di aprile avevo scritto agli enti territoriali per discutere anche di una prospettiva di medio termine”, “occorre ripensare gli orari delle città nel loro complesso, non solo delle scuole ma anche degli uffici e ragionare sulla pressione sui mezzi pubblici, che però, forse, sarà attenuata dal fatto che molte imprese e molte amministrazioni pubbliche comunque continueranno col lavoro a distanza. E in questo quadro occorre dare attuazione alla decisione del precedente governo che, su indicazione della commissione Colao di cui facevo parte, ha abbassato da 300 a 100 dipendenti il limite dimensionale oltre il quale occorre nominare un mobility manager. In questo modo si potrebbe migliorare il dialogo con le amministrazioni locali per regolare meglio i flussi di traffico una volta che, come è prevedibile, molte imprese adotteranno in maniera strutturale lo smart working”. (20 apr – red)

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