Roma, 7 mag - "Pensiamo che, sia nell'agricoltura che nella pesca, il lavoro delle donne sia poco valorizzato. Infatti, oltre il 33% delle aziende agricole sono a guida femminile, ma l'accesso al credito è molto ridotto rispetto a questa percentuale". Lo dice, intervistata da 9Colonne, Cecilia D'Elia, Portavoce della Conferenza nazionale Donne Democratiche. "Noi - annuncia - chiediamo, attraverso una proposta di legge a prima firma Susanna Cenni, responsabile Agricoltura del Pd, che ci sia una politica globale rivolta alle donne, alle lavoratrici, alle imprenditrici dell'agricoltura e della pesca". Per D'Elia servono "un piano nazionale, un fondo, un osservatorio, un'attenzione ai servizi, soprattutto nelle aree interne e la costruzione di reti d'impresa perché sappiamo che dove le donne fanno impresa in agricoltura, fanno anche innovazione e sono anche molto attente alla transizione ecologica". Alla domanda se il Recovery possa essere un'occasione per riequilibrare la parità di genere, D'Elia è sicura: "Deve essere un'occasione - dice - perché se noi vogliamo davvero far ripartire il paese, dobbiamo aggredire i nodi strutturali dello sviluppo. L'occupazione femminile così bassa non è una questione semplicemente delle donne, ma di qualità dello sviluppo dell'Italia". "È molto importante che, attraverso la clausola che abbiamo inserito come Pd nel Pnrr, l'occupazione femminile e giovanile, in tutte le missioni, trovi una sua realizzazione. È una sfida per l'Italia e non solo per le donne", conclude D'Elia. (PO / Sca) ////