Roma, 13 lug - "Armonie d'arte Festival, alla ventunesima edizione, lancia un messaggio forte: cioè che nonostante le difficoltà note, generali ma anche particolari dei territori, non si chiude quella sorta di 'chiesa laica' che è la cultura. Quindi il nostro messaggio è: la Calabria c'è, proveremo a esserci per come vorremmo". Così a 9colonne il direttore artistico Chiara Giordano, a margine della presentazione in Sala Nassirya al Senato della ventunesima edizione di Armonie d'Arte Festival, che si svolge nel catanzarese e che vedrà tra gli ospiti il 12 agosto Vinicio Capossela. Un festival ospitato in due location diverse ma complementari: "E' il racconto di due luoghi straordinari del patrimonio non solo calabrese ma italiano: il Parco archeologico di Scolacium a Borgia, un luogo della memoria, dell'identità e della grande storia e il Parco internazionale della scultura e della biodiversità a Catanzaro, un luogo del futuro dove coesistono in un polmone verde tredici grandissimi artisti internazionali che raccontano il pensiero contemporaneo. La memoria e il futuro. E in mezzo cosa c'è? La creatività, la performance artistica, lo spettacolo dal vivo, quel profilo internazionale che non è una parola vuota perché vogliamo parlare al mondo invitare il mondo". "Oggi - continua il direttore - i festival sono il principale strumento di valorizzazione, brandizzazione e internazionalizzazione dei territori: noi abbiamo non soltanto il dovere di sviluppare il discorso socio culturale ma soprattutto quello di favorire lo sviluppo socioeconomico: oggi è un tutt'uno e non è soltanto una questione estetica ma etica. Lo facciamo nel contesto dato e auspichiamo che tutti gli interlocutori, tutti i soggetti a qualunque titolo coinvolti ascoltino il pensiero di chi vuol dire che la cultura è sempre stata l'argine o il conforto in un momento di criticità. Lo sarà anche questa volta, quindi restiamo insieme". (PO / Roc) ////