Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Biblioteche, Maiello (Aib): risorsa per la ripartenza del Paese

Roma, 21 lug – "Continueremo a lavorare non solo insieme alla nostra comunità, il nostro è un documento aperto a tutte le suggestioni: abbiamo fatto un appello all'assunzione di responsabilità a tutti i livelli, dagli utenti delle biblioteche ai decisori politici. Il sistema bibliotecario italiano rappresenta una grande risorsa per la ripartenza del Paese ed è questo il concetto chiave: cerchiamo di farlo funzionare al meglio e cerchiamo di capire, dove ci sono criticità, come si possono affrontare e risolvere in un'ottica di sistema, lavorando molto in un'ottica di cooperazione tra le biblioteche italiane". Così a 9colonne Rosa Maiello, presidente dell'Associazione italiana biblioteche, che oggi alla Camera ha presentato un manifesto per la ripartenza delle biblioteche italiane, in cui si chiede tra l'altro di "adoperarsi per la piena riapertura delle biblioteche, limitando le misure di contenimento della pandemia a quelle davvero necessarie (uso dei dispositivi di protezione, distanziamento ecc.), secondo quanto stabilito dal Governo nazionale e dalla Conferenza delle Regioni", e di "sviluppare i servizi bibliotecari con investimenti progettuali e finanziari ordinari sulle sedi, sulla qualificazione del personale addetto, sull’accrescimento qualitativo e quantitativo delle collezioni". "È un appello – aggiunge - per riaprire le biblioteche che erano aperte, e per riaprire quelle che erano chiuse o che non c'erano. È un duplice appello, che richiama l'attenzione sui servizi bibliotecari pubblici e segnala che siamo in una fase diversa rispetto a quella del lockdown del 2020, anche diversa rispetto a quella dell'autunno successivo e della primavera del 2021. Come si sta ragionando in termini di ripresa piena delle attività, nei limiti consentiti da tutte le misure di sicurezza, noi vorremmo che le biblioteche fossero luoghi abitati dai cittadini". La presidente Aib aggiunge: "Si sono moltiplicate richieste e segnalazioni di disservizi, e molto spesso ci siamo trovati di fronte a realtà chiuse: come evidenziano i dati Istat sullo stato di salute delle biblioteche in Italia prima della pandemia si tratta di un servizio molto importante, con 50 milioni di accessi annui che però potrebbero essere molti di più se fossero presenti questi servizi e se le strutture fossero più 'popolate' di bibliotecari. Viceversa si tratta di servizi in gran parte affidati a personale a contratto, a tempo determinato, a tempo ridotto e questi fattori naturalmente si riverberano sulla possibilità di riaprire. Un'altra componente importante riguarda le sedi, che in molti casi vanno ristrutturate: purtroppo durante la pandemia moltissime biblioteche sono state occupate per dare spazio ad altre attività". "Se noi prendessimo ad esempio i modelli di biblioteca affermati in ambito internazionale, nei Paesi più avanzati, ci accorgeremmo che il servizio bibliotecario pubblico è un'infrastruttura fondamentale della conoscenza e pur con tutte le criticità le nostre biblioteche mostrano di essere un grande valore per l'apprendimento e per la vita quotidiana del pubblico" mette in luce Maiello. (PO / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)