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Aree interne: la Campania presenta un nuovo modello di turismo

Aree interne: la Campania presenta un nuovo modello di turismo

Per la prima volta, ufficialmente, la Campania presenta i suoi borghi e le aree interne ad una fiera internazionale. Venerdì 8 ottobre, nell’aula multimediale del Consiglio regionale della Campania, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della tavola rotonda “Borghi, Enogastronomia ed Esperienze. La Campania per un nuovo modello di Turismo delle Aree Interne”, che si terrà in una delle giornate della cinquantottesima Edizione Fiera del Turismo di Rimini, il 13 ottobre alle ore 14.15 nello spazio Arena Italia. Il turismo esperienziale e sostenibile sembra essere la tendenza del momento e la Regione Campania è determinata a non farsi sfuggire l’occasione di portare alla luce “una regione che ha un patrimonio prezioso e inesplorato” afferma Michele Cammarano, presidente della Commissione regionale speciale Aree Interne “rappresentato dai tantissimi borghi e aree verdi che caratterizzano le aree interne. C’è un modello alternativo che abbiamo il dovere di far conoscere e rilanciare, che amplierebbe l’offerta di turismo, portando ricchezza e nuovo sviluppo”. Un modello di turismo che potrebbe contribuire non solo alla salvaguardia di aree altrimenti lasciate abbandonate, ma anche e soprattutto al loro sviluppo. È risaputo che i territori oggetto della conferenza presentano problematiche di carattere economico e sociale: spopolamento, mancanza di servizi, assenza di infrastrutture. Ma è proprio a queste problematiche che si vuole rispondere promuovendo la crescita e la fruizione di queste zone.
Aprirsi ad una visione di tutela ambientale delle aree interne, quindi, oltre che di bellezza delle classiche mete turistiche, come primo passo per risolvere le questioni legate al territorio. Un turismo complementare, si potrebbe aggiungere, più che alternativo come viene spesso definito. “Lo sviluppo di un’area costiera può esserci solo se ritrova appieno le radici delle aree interne alle sue spalle” così l’assessore al turismo Felice Casucci parlando del progetto. L’obiettivo è quello di preservare elementi enogastronomici, culturali, sociali ormai di nicchia che a questo punto rischiano di scomparire. Il giusto modo di agire d’ora in poi dovrebbe incanalare i flussi turistici nelle aree interne oltre che nelle aree costiere più famose, facendo in modo che vivano il contatto con il territorio in modo completo. Turismo che dev’essere guidato verso una fruizione più attenta del territorio, della cultura e dell’enogastronomia locale. Bisogna fare in modo che i turisti vivano le aree interne “da custodi” come suggerisce Casucci, conservandone quindi l’autenticità. Alla conferenza hanno preso parte anche la Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino, la Destination Manager Borghi Mafalda Inglese, Roberto Micera, primo Ricercatore Cnr-IS Med-Esperto di Tourism Management, e Salvatore Vigliar, docente di Diritto dei contratti turistici Unisa.
Le crisi recano sempre un’opportunità. Il Covid, a questo proposito, ha aperto degli scenari occasione di crescita per l’intera regione - come ha chiarito la Vicepresidente Ciarambino – si lavorerà continuando ad esportare le eccellenze ed importare turismo, anche nelle zone meno conosciute, avendo cura di valorizzare il territorio in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale. (Cad - 11 ott)

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