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direttore Paolo Pagliaro

NUOVA ZELANDA
DA EDEN A ZONA ROSSA

NUOVA ZELANDA <BR> DA EDEN A ZONA ROSSA

La Nuova Zelanda ha raggiunto oggi il numero più alto di casi giornalieri dall'inizio della pandemia. Secondo i dati resi noti poco fa dalla autorità sanitarie locali, nel paese sono state registrate 94 nuove infezioni da Covid-19, in linea con le pessimistiche (ma realistiche) previsioni degli epidemiologi secondo i quali la malattia continuerà a diffondersi mettendo a dura prova il sistema sanitario. Il primo ministro Jacinda Ardern (NELLA FOTO) ha affermato che l'aumento dei casi di Covid mette la nazione di fronte a una prova “incredibilmente dura” e ha esortato le persone a vaccinarsi e a continuare a seguire le regole di contenimento del virus, prima tra tutte quella dell’uso delle mascherine e del distanziamento interpersonale. “Non siamo impotenti, abbiamo la capacità di aiutare a mantenere i casi al livello più basso possibile”, ha detto la Ardern.

COLPITI I MAORI. Fino a poche settimane fa, la Nuova Zelanda era riuscita a tenere sotto controllo l’epidemia, mantenendola di fatto al di fuori dei confini nazionali. Il morbo purtroppo ha però di recente “bucato” le difese della nazione e adesso il paese ha a che fare con un focolaio di cui si è perso il tracciamento, tanto che, secondo l’epidemiologo Michael Baker, i contagi “saranno presto a tre cifre, se non domani comunque entro questa settimana”. La Ardern ha affermato inoltre che l'epidemia si è diffusa in tutta Auckland e ora ci sono casi in 124 sobborghi della città: da qui il pressante invito ai giovani a vaccinarsi e a prendere atto che “l’epidemia è un problema reale”. Da quando il ceppo Delta è approdato in Nuova Zelanda, ha colpito particolarmente le comunità Māori e del Pacifico. Nonostante costituiscano solo il 16,5% della popolazione complessiva, i Maori hanno riportato quasi la metà dei contagi totali, ovvero il 46% dei casi nelle ultime due settimane. Dei casi di oggi, il 39% sono Maori e il 14% sono delle comunità del Pacifico. Verso l'inizio dell'epidemia i casi erano concentrati tra le comunità del Pacifico, che rappresentavano il 60-70% delle infezioni. (19 ott - deg)

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