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KAMMER (FMI): L’ITALIA
SI VACCINA E CRESCE

KAMMER (FMI): L’ITALIA <BR> SI VACCINA E CRESCE

“I vaccini sono un game changer per la ripresa economica, anche in Italia, che oggi sperimenta una fase di crescita robusta”. Lo afferma Alfred Kammer, direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale (Fmi), in una intervista al Corriere della Sera. “Nel secondo trimestre, quando l'economia ha riaperto grazie alle aspettative sui vaccini, abbiamo avuto un rimbalzo assai più sostenuto di quanto avevamo stimato all'inizio – spiega -. Ora ciò che vediamo davanti a noi è che i vaccini sono davvero un cambio di gioco: le vaccinazioni permettono all'attività economica di non fermarsi, di crescere. E su questo punto l'Italia ha fatto un lavoro eccezionale, raggiungendo l'80% della popolazione vaccinabile. Però bisogna fare di più, perché più è alto il tasso di vaccinazione, meglio si gestisce la pandemia e minore sarà l'impatto sull'economia in caso di una nuova ondata”. Bisogna quindi aiutare i Paesi in via di sviluppo, a “vaccinare di più” e “c'è anche un altro pericolo: il rischio di un'interruzione delle catene di fornitura nei Paesi emergenti e quindi delle spedizioni, che potrebbe penalizzare anche l’economia europea”. “L'Italia – aggiunge - è in una buona posizione, perché abbiamo visto una forte ripresa annua, spinta dai consumi privati e dagli investimenti e Inoltre può contare sii uno strumento fondamentale come il fondo Next GenerationEu. Il Fmi stima che i deficit fiscali delle principali economie europee scenderanno di circa 4 punti percentuali del Pli nel 2022. E’ positivo. Ci preoccupa, però, il ritiro prematuro del sostegno fiscale l'anno prossimo, perché i consumi privati potrebbero non essere abbastanza robusti come ci aspettiamo. Sulle politiche fiscali, è meglio sbagliare per troppo aiuto che troppo poco. L'Italia grazie a Next GenerationEu avrà trasferimenti pari all'1,5% sul Pil quest'anno e il prossimo, fondi che aiuteranno a trasformare l'economia., ma anche la transizione per l'uscita dalla crisi. Ma il medio termine è fondamentale perché l'economia diventi più sostenibile e più digitalizzata. Sono cruciali anche le riforme strutturali, che il governo italiano intende portare avanti per modernizzare la giustizia, la pubblica amministrazione e ridurre le barriere alla concorrenza, fattori che in passato hanno tenuto ferma l'Italia. Anche per questi obiettivi la crescita è un ingrediente essenziale. Quindi l'uscita dalla crisi va di pari passo con politiche che aumentano la produttività e lo sviluppo economico”. (21 OTT - red)

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