"Nell'epoca in cui tutto è proiettato al digitale, Procida nasce al contrario in un ecosistema prettamente culturale. Lo slogan che abbiamo scelto per ‘Procida capitale italiana della Cultura’ è "la cultura non isola", e per la sua candidatura abbiamo scelto di mettere al centro la cultura come legame, non come intrattenimento: il legame tra persone che in quanto abitanti di un'isola sono tradizionalmente isolate. L'isola, infatti, poneva un tema di riflessione importante: l'insularità che cerca di costruire relazioni come fossero arcipelaghi”. Così Agostino Riitano, direttore di "Procida capitale della cultura 2022", in occasione dell’evento ‘Digital ecosystem of culture: protecting the past to build the future’ (‘Ecosistema digital per la cultura: proteggere il passato per costruire il futuro’) all’Expo di Dubai. “Non si tratterà di un grande evento – spiega Riitano- ma di una politica pubblica di cultura locale che sarà incentrata su legame e lontananza, ritorno e partenza”: Il 22 gennaio 2022 “partirà dunque il nostro programma culturale” che seguirà quattro filoni principali: “agenti critici del cambiamento; industrie culturali creative; rapporto tra processi e di trasformazione urbana e innovazione sociale; turismo: chi arriva, chi ospita e chi vuole tornare”. Dal punto di vista organizzativo, ammette Riitano, “il viaggio verso Procida Capitale della Cultura è stato lungo, è stato necessario creare una governance creativa con il Comune di Procida e la Regione Campania. Ma ricordo che National Geographic ha nominato la nostra isola come uno dei 25 luoghi da visitare assolutamente, e che, già lo scorso luglio un italiano su due sapeva che era stata nominata Capitale italiana della cultura nel 2022”.  Il programma degli eventi è vastissimo, coinvolgerà tutte le tipologie di pubblico, visitatori e isolani. (9colonne)