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Marchiori (Comites Buenos Aires): Cambio generazionale per affrontare nuove sfide

Marchiori (Comites Buenos Aires): Cambio generazionale per affrontare nuove sfide

“Per la mia lista le elezioni sono state una vera e propria sfida. Una sfida vinta. È stata la prima volta che Italia Viva si è presentata alle elezioni dei Comites in Argentina. L’entusiasmo sicuramente non manca”. A parlare è Gaia Marchiori, neoconsigliera eletta alle recenti elezioni del Comites di Buenos Aires, unica nella sua lista. “Mi interesso di politica fin dall'adolescenza: è una passione che mi ha trasmesso mio padre – racconta a 9Colonne – data la mia curiosità e la mia inclinazione allo studio delle lingue straniere, dopo il diploma classico ho deciso di studiare lingue a Venezia. Il caso ha voluto che l’insegnante di spagnolo assegnatami fosse argentina. Per la mia tesi di laurea magistrale sono venuta a fare una ricerca a Buenos Aires. Era il 2016 e sono rimasta lì per 7 mesi. Mi sono innamorata della città e, così, mi ci sono trasferita subito dopo la laurea – ha continuato Marchiori – qui ho cominciato a lavorare come assistente parlamentare". Le lingue, la politica, l’interesse per la comunità. Tutto questo porta Marchiori ad avvicinarsi al Comites: "Ho deciso di candidarmi per portare un cambio generazionale al comitato” spiega la giovane consigliera che è nata e cresciuta nella provincia di Venezia ed oggi è coordinatrice della sezione sudamericana di Italia Viva. 

La neoconsigliera ha tante idee da proporre, ma riconosce che ci sono alcune questioni urgenti da portare all'attenzione dell’intero comitato: “Bisogna migliorare i servizi consolari, a partire dalle tempistiche. E’ necessario poi, avere più trasparenza” ha detto Marchiori  a 9Colonne. Il programma della lista  di Italia Viva si presentava  “ampio e ricco di idee,  per questo motivo è stato suddiviso in 5 punti: il primo – spiega la consigliera - è di tipo istituzionale e riguarda, appunto,  il miglioramento dei servizi consolari. Il secondo, di tipo educativo riguarda la creazione e  diffusione di nuove opportunità di studio in Italia ed Europa. Segue un punto culturale:  vogliamo proporre eventi di interesse. Non mancano proposte di tipo commerciale ed economico in quanto vogliamo promuovere nuove collaborazioni sia con le imprese italiane, che con le imprese argentine che esportano in Italia i loro prodotti. Inoltre – continua -  vogliamo organizzare conferenze con neoimprenditori e rafforzare  i rapporti di collaborazione tra le imprese italiane e  quelle Argentine”.

Tante iniziative, tanti progetti e tanti impegni dunque, per nuovo Comites che punta anche a un maggior coinvolgimento dei giovani: “Vogliamo organizzare per loro eventi e attività. Farli avvicinare al Comites. Portarli a conoscere questa realtà che è un punto di riferimento per la comunità. La realtà, tuttavia, è che la comunità italiana nel Paese – aggiunge  Marchiori - è ancora legata all’emigrazione del primo e del secondo dopo guerra: noi ci proponiamo di rinnovare le istituzioni adattandole ai tempi moderni, cercando di andare oltre certi stereotipi generazionali”.

La consigliera ha inoltre ricordato l’importanza di promuovere e valorizzare la cultura italiana così come la lingua italiana: “In Argentina – spiega -  vivono molte persone figlie di italiani emigrati anni fa: molti, però, non conoscono la loro lingua d'origine. Quella dei loro genitori o nonni. Mentre è  importante promuovere e tutelare  la sua diffusione” in quanto “essere italiani all’estero non vuol dire solo avere il passaporto italiano. È qualcosa di più: significa sentirsi parte integrante di un progetto, di una comunità: condividere  cultura, lingua, storia e tradizioni del proprio paese d'origine”. (22 dic  - PO / red)

 

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