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Giustizia, Cirinnà (Pd): bene Cartabia, rimettere persone al centro

Roma, 19 gen – "Il nostro giudizio è estremamente positivo, la ministra Cartabia ha dato veramente una svolta alla questione giustizia in questo paese, che ha visto al centro le due riforme più importanti: il processo civile e il processo penale. Erano due riforme dettate dalla necessità di ottenere i finanziamenti del Pnrr, adesso arriveranno anche i regolamenti attuativi. Altra attesa importante è sulla riforma del Csm, ma possiamo dire senza problemi che la questione giustizia in Italia finalmente ha avuto una accelerazione". Così la senatrice del Partito democratico Monica Cirinnà, commentando a 9Colonne la relazione sulla giustizia fatta stamattina in Senato dalla Guardasigilli Marta Cartabia. Tra i molti punti trattati dalla ministra, e dalle riforme che portano il suo nome, "ci sono anche quelli di dare una visione più umana, non solo del processo penale ma soprattutto della pena: la grande attenzione alla questione carceraria, al sovraffollamento ma soprattutto alle pene alternative. Io – ricorda Cirinnà - sono relatrice di un testo sull'affettività in carcere, dobbiamo ritornare alla piena attuazione dell'articolo 27 della Costituzione. E' un testo molto importante perché interessa la famiglia del detenuto, che soffre e paga una pena pur essendo composta di persone innocenti: l'affettività in carcere, la ricostruzione delle relazioni può dare la possibilità di un reinserimento migliore". Insomma, conclude Cirinnà anche con riferimento all'istituto della giustizia riparativa, inserito nel processo penale: "basta con i manettari, basta con i pensieri che il carcere sia risolutivo, le persone restano al centro delle azioni della giustizia. E' chiaro che ognuno ha la responsabilità delle proprie azioni, ma il reinserimento, la rieducazione e il l'avvio al lavoro delle persone detenute devono essere al centro dell'attenzione del sistema giustizia".
(PO / Sis)

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