Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Consiglio d’Europa, Fassino: Monitoraggio costante per il rispetto dei diritti

Piero Fassino è stato recentemente eletto presidente della Commissione di monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che verifica l’osservanza degli standard democratici, sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti civili, sociali e politici nei 47 paesi membri del Consiglio d’Europa. “Un incarico significativo soprattutto in una fase, come quella che abbiamo vissuto negli ultimi anni, in cui il tema dello stato di diritto degli standard democratici è tornato a essere una priorità nell’agenda politica”, afferma Fassino a 9colonne. “In non pochi stati del mondo, anche europei, si vanno affermando regimi autocratici, democrazie illiberali che mettono a rischio quei diritti fondamentali che sono invece il fondamento della democrazia e della libertà dei cittadini. Avere un’azione di monitoraggio costante su come evolvono e vengono rispettati gli standard democratici è importante per contrastare eventuali derive autocratiche e assicurare il rispetto dei diritti dei cittadini”, sottolinea Fassino facendo l’esempio di quello che accade in Bielorussia, o quello che è accaduto in Polonia, Ungheria, Turchia e Russia: “Abbiamo ben presente come il tema è prioritario nell’agenda politica”. Il primo dossier sul tavolo della Commissione è la Russia, “uno dei principali grandi paesi europei e protagonista dell’agenda politica mondiale: sappiamo – spiega Fassino - che in Russia sono aperti problemi relativamente allo stato di diritto come il caso Navalny, lo scioglimento dell’organizzazione Memorial International fondata da Sacharov, leggi che limitano l’attività dei partiti di opposizione, la vicenda Ucraina e Bielorussia. Tutto questo deve spingere a un’interlocuzione tra il Consiglio d’Europa e la Russia per chiedere il rispetto dei diritti umani e la cessazione delle iniziative che siano in contrasto con il rispetto dello stato di diritto”. Un altro dossier è “trasformare l’armistizio tra Azerbaigian e Armenia in un vero accordo di pace riavviando il dialogo e il negoziato tra i due paesi”. Ci sono poi la Georgia e la Moldavia: “Situazioni critiche su cui bisogna agire per evitate che si incancreniscano e diano occasioni di nuovi conflitti”. L’Italia è “uno dei grandi paesi democratici e uno dei principali finanziatori del Consiglio d’Europa, svolge in questo momento la presidenza di turno e ha sempre sviluppato iniziative di pace e di rispetto dei diritti: per questo il profilo italiano può essere particolarmente utile”, conclude Fassino. (sab – 31 gen)

(© 9Colonne - citare la fonte)