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direttore Paolo Pagliaro

Alabama, all’Auburn University è italiano il direttore ricerca

Alabama, all’Auburn University è italiano il direttore ricerca

L’inizio del 2022 è coinciso con la nomina di un italiano alla guida della ricerca nella prestigiosa Auburn University in Alabama: si tratta del professor Lorenzo Cremaschi, mantovano d’origine, una laurea in Ingegneria Meccanica all’Università di Modena e Reggio Emilia, un Ph.D. all’Università del Maryland e, dal 2016, l’approdo alla Auburn. “Sono onorato di essere stato scelto per guidare il programma di ricerca per gli studenti universitari. La nostra è un’università che conta ben 30mila studenti, è un istituto di ricerca di prim’ordine e il lavoro condotto dai nostri studenti fornisce una componente vitale per la Auburn” spiega a 9Colonne il professor Cremaschi. Al centro della sua azione lo sviluppo di sistemi sostenibili, essenziali per arrivare alla creazione di tecnologie che non abbiano impatti nocivi sull’ambiente. In poche parole, la sfida cruciale di questo secolo. “La nostra ricerca punta a dare un contributo fondamentale alle soluzioni delle sfide sociali, in particolare per la sicurezza energetica e nei sistemi di conversione dell’energia sostenibile. Come negli anni passati, anche adesso a maggior ragione le mie attività alla Auburn University continueranno ad essere un perfetto equilibrio tra ricerca fondamentale e applicata. I fondi provenienti da agenzie statali e federali, nonché da organizzazioni industriali e private, ci offrono l’opportunità unica di essere dei veri e propri pionieri per quanto riguarda la sostenibilità sotto numerose prospettive, dall’efficienza energetica degli impianti di condizionamento alla conservazione e purificazione dell’acqua, dal trasferimento di calore e massa durante i processi di gelo e sbrinamento, allo sviluppo di metodiche diagnostiche e di sensori per sistemi di isolamento termico. Si tratta di ricerche sperimentali in cui vengono spesso utilizzate nuove infrastrutture all’avanguardia, che ho progettato e costruito personalmente”. Per comprendere al meglio a che obiettivi puntano le ricerche coordinate dal professor Cremaschi, basti pensare che un potenziale miglioramento dell’efficienza delle apparecchiature di condizionamento e refrigerazione di solo il 2% porterebbe a un risparmio di energia primaria di circa 0,3 Quad (unità di misura dell’energia utilizzata negli Stati Uniti e in Inghilterra, ndr) all’anno, vale a dire la medesima energia consumata da dieci milioni di case di dimensioni medie negli Stati Uniti per quasi un anno intero. Traguardi ambiziosi ma necessari per tutto il pianeta, traguardi ai quali puntano il professor Cremaschi e i suoi ricercatori, giovani talentuosi, come ha raccontato lo stesso, sempre alla ricerca di nuove sfide da affrontare per creare un futuro migliore per la collettività. E ai quali il professor Cremaschi, come confida a 9Colonne, si sente di dare un consiglio: “È fondamentale che non si scoraggino quando le cose non andranno secondo i piani. Anche perché  il fallimento è una componente basilare della scoperta scientifica”. (BIG ITALY / 25 feb – FeB)

(© 9Colonne - citare la fonte)