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direttore Paolo Pagliaro

Stefani: andiamo su Marte
ma per disabili ancora barriere

"Il tema delle disabilità è un tema di cui si è parlato tanto e sul quale si fa tantissima retorica, ma il mondo delle disabilità ha bisogno veramente di essere considerato a sistema, quindi parte piena di una governance anche all'interno delle pubbliche amministrazioni e delle istituzioni". Così a 9colonne la ministra per le disabilità Erika Stefani, a margine della presentazione di “Diritti delle donne lavoratrici, rischi infortunistici e tutela del lavoro”, studio che l’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) ha realizzato in occasione della Giornata internazionale della donna, presentazione avvenuta in Senato nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.  "La previsione di un ministro per le disabilità con una delega specifica - afferma - nasce non a caso in questo governo, nel pieno di una pandemia e in una situazione che ha evidenziato ancora e purtroppo dei vulnus dei servizi erogati e di sicuro dei diritti delle persone con disabilità, che purtroppo qualche volta sono stati anche calpestati. Nasciamo ora con un grande lavoro da fare, non solo da parte governativa: ricordo che la componente socio-assistenziale è una competenza delle Regioni, l'attività dell'esecutivo è limitata all'iniziativa legislativa su normativa generale". "Quello che stiamo facendo noi e tutte le istituzioni è considerare la disabilità parte dei nostri programmi, parte piena delle nostre agende - continua Stefani - Purtroppo c'è ancora tanto da fare, ma spero che questo sia un inizio che possa davvero preludere a un mondo diverso". "I fondi che ho chiesto e che sono stati stanziati hanno delle destinazioni particolari, tra cui la componente socio-assistenziale dell'autismo e altri per gli assistenti alla comunicazione nei Comuni" spiega poi Stefani, che così si esprime in merito alla sfida dell'abbattimento delle barriere architettoniche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza: "Ci sono fondi che trasversalmente passano attraverso tutte le missioni del Pnrr e sono destinati a caduta, in modo diretto e indiretto, sul mondo della disabilità. L'abbattimento delle barriere architettoniche purtroppo è un tema attuale, mandiamo le sonde su Marte ma ci troviamo ancora con degli scalini che impediscono alla persona con disabilità motoria di riuscire ad accedere a servizi essenziali. Anche sotto questo profilo c''è molto da pensare: con il ministro Giovannini abbiamo infatti istituito una commissione ad hoc sulla questione delle barriere architettoniche. Dobbiamo riflettere sul perché abbiamo ancora barriere architettoniche: forse è la norma complicata? La scarsità di risorse per gli enti locali? Oppure una questione culturale? O, come ritengo io, un concorso dei tre fattori. L'abbattimento delle barriere architettoniche dovrà essere non solo all'interno delle agende di governo ma anche nei programmi elettorali: noto con favore che il tema è sempre più presente nei programmi delle amministrative, perché è veramente una questione di civiltà"                                 

 

INFORTUNI. La ministra si esprime inoltre sui dati dello studio Anmil, secondo cui nel biennio 20-21 sono stati denunciati complessivamente circa 191.000 infortuni da infezione da Covid in ambito lavorativo; di questi ben 130.000, pari al 68,3% del totale, hanno colpito la componente femminile, contro il 31,7% di quella maschile. La situazione si capovolge nel caso di infortuni mortali: 811 casi in complesso, di cui 669 hanno colpito gli uomini (82,5%) e 142 le donne (17,5%).  "I dati forniti sono ancora sconfortanti, ci sono troppi infortuni e troppe morti sul lavoro - afferma Stefani - Si tratta di numeri su cui bisogna agire. Occorre fare norme ma forse anche tanta cultura, la cultura del lavoratore che deve essere sicuro di avere dei diritti e dovrà farli sempre valere, non permettendo mai a nessuno di calpestarli per nessuna ragione. (PO / Sab - 3 mar)

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