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Insularità, Papatheu (Fi): ora governo tenga conto di peculiarità

Roma, 27 apr - Con il riconoscimento delle peculiarità dell'insularità in Costituzione, approvato oggi in Senato in penultima lettura, "a questo punto non ci sarà più un divario tra nord e sud, l'Italia grazie a questo provvedimento sarà finalmente composta di Nord, sud e isole comprese. Si tratta di un disegno di legge di iniziativa popolare, quindi voglio ringraziare certamente le forze politiche che lo hanno approvato ma devo dire grazie anche alle 200mila firme raccolte tra Sardegna e Sicilia e tramite le quali oggi siamo approdati a questa importante modifica". Lo dice a 9Colonne la senatrice di Forza Italia Urania Papatheu, siciliana, parlando del disegno di legge costituzionale concernente il riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall'insularità. A questo punto, spiega Papatheu, "il mio monito al governo è di tenere conto di questa peculiarità e fare in modo che questi svantaggi siano sanati, perché noi abbiamo il problema vero della mancanza di continuità territoriale, e che il governo si faccia carico anche in Europa di eliminare il divario sociale anche in Europa". Oltre a Sicilia e Sardegna, in Italia vi sono altre decine di piccole isole in alcuni casi sprovviste di un acquedotto proprio, e non interconnesse con gli impianti che forniscono elettricità. "Studi nazionali hanno misurato questi gap, quantificando in un +20% il divario in termini di costo, oltre tremila euro l'anno. Se già la Sicilia e la Sardegna soffrono figuriamoci le isole piccole dove non c'è l'acqua potabile...".
(PO / Sis)

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