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POLITOLOGO CREMLINO:
UNA GUERRA INFINITA?

“Paradossalmente dopo aver tagliato l'accesso dell'Ucraina al Mar Nero potrebbe esserci una de-escalation per esaustione di tutte le parti. E quando dico parti esauste non voglio dire solo Russia e Ucraina ma anche l'Occidente, il cui potenziale di fornitura d'armi è già al limite, soprattutto in Europa. Diverso è per gli Stati Uniti, dove però i fattori politici interni stanno già cominciando a pesare. Sarà un fatto fisiologico, ma la guerra potrebbe andare avanti a più bassa intensità almeno per un anno. Poi ci potrebbe essere una ripresa violenta delle ostilità”. Così Dmitrij Suslov, direttore del Centro studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia di Mosca, politologo vicino al Cremlino, in una intervista al Corriere della Sera. E aggiunge: “Vorrei tanto avere una soluzione negoziata e saluto l'iniziativa del governo italiano, che ha appena proposto un piano. Possiamo non essere d'accordo con alcune idee, ma l'iniziativa va lodata ed è utile. Ci sono Paesi e leader in Europa che vogliono mettere fine a questa guerra senza una sconfitta per nessuno dei due contendenti, ma con un compromesso: fra questi sono Draghi, Macron e Scholz. Ma sfortunatamente il Regno Unito, la Polonia, i Paesi baltici insieme agli americani vogliono una guerra di attrito e la sconfitta strategica della Russia”, “sono stati gli ucraini a lasciare il tavolo negoziale, perché gli Usa e il Regno Unito li hanno incoraggiati a massimizzare le loro richieste. La nostra posizione non è mai ufficialmente cambiata da prima del conflitto: Crimea, Donbass, status neutrale, demilitarizzazione”. (22 mag – red)

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