Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Denatalità, sfida contro inverno demografico in un convegno alla Camera

Roma, 27 mag - “Il nostro Paese non può rassegnarsi al calo demografico e al fatto che tra qualche decennio, come ha spiegato l’Istat, rischiamo di avere milioni di italiani in meno. In questi anni abbiamo messo in campo politiche in aiuto delle giovani coppie, come il Family Act e l’assegno unico, e con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza abbiamo aumentato la spesa per gli asili nido, soprattutto al sud dove mancano strutture. È un buon inizio ma tutto ciò non è ancora sufficiente, dobbiamo lavorare a fondo e, anche grazie al supporto degli esperti, mettere a punto politiche per invertire una tendenza che ormai dura da troppo tempo”. Così in una nota congiunta Francesca Galizia e Francesco Berti, deputati del Movimento 5 stelle, che oggi hanno promosso alla Camera il convegno “Superare l'inverno demografico: la vera sfida post Covid!”. "La denatalità e l'invecchiamento demografico – sottolinea la deputata - sono due fenomeni che stanno erodendo la popolazione italiana. Molti personaggi pubblici si sono espressi su questa tematica, da Elon Musk a Gramellini, ma è necessario approfondire questa tematica da un punto di vista demografico e tecnico per capire quali siano davvero le problematiche reali dei giovani che decidono di non mettere al mondo figli, ma anche affrontare la problematica legata all'invecchiamento". Galizia è demografa di formazione, allieva del professor Luigi Di Comite: "La passione per questa materia mi ha sempre accompagnata - spiega - voglio affrontare questa tematica perché la politica non può non farsi carico di questo problema: 399 mila nascite in un anno sono nulla, se continuiamo così davvero vivremo un inverno demografico che non avrà fine". Diversi gli esperti intervenuti nel corso del convegno, da Cinzia Buccianti (professoressa di Demografia presso l’università di Siena), che ha illustrato come l’inverno demografico si possa contrastare nel segno della “consapevolezza, della speranza e della responsabilità” a Letizia Mencarini (ordinario di Demografia presso la Bocconi), che invece ha fatto il punto sulla “trappola demografica”: “La fecondità è bassa in Italia da metà degli anni ottanta, infatti dal 1984 la fecondità è al di sotto di 1,5 bambini per donna – spiega la studiosa - Il fatto che già la generazione passata venga da una natalità bassissima vuol dire che ci sono pochi potenziali genitori, i quali continuano a fare pochi figli e questi saranno a loro volta i pochi potenziali genitori del futuro. Uscire da questo meccanismo numerico si può – sottolinea Mencarini - aumentando la fecondità che è bassissima e che sappiamo essere al di sotto dei desideri delle coppie giovani, quindi bisogna agire affinché i desideri di fecondità delle coppie italiane siano realizzati. Sicuramente non arriveremo a livelli alti di nati degli anni sessanta – nel 1964 abbiamo avuto oltre 1 milione di nati in Italia mentre adesso siamo al di sotto dei 400 mila – però è possibile rialzare un po’ la fecondità perché il numero dei nati non scenda ulteriormente e magari ritorni alla quota di circa mezzo milione, che garantirebbe un rapporto più equilibrato tra le generazioni. Se i nati continuano a non aumentare – avverte la professoressa - tra qualche decennio il rapporto tra coloro che lavorano e coloro che non lavorano sarà molto squilibrato e questo porterà sicuramente dei problemi”. Tra gli intervenuti anche ospiti stranieri, come il demografo francese Alain Parant che ha messo in luce come anche oltralpe la “vitalità demografica sia in forte declino”. Ma mal comune, soprattutto in questo caso, non è mezzo gaudio: “Quello della natalità è un tema assolutamente importante – sottolinea il leader M5S Giuseppe Conte in videocollegamento - che avevo già individuato come fondamentale nel Conte II: è una tendenza che dobbiamo contrastare perché rischiamo un inverno demografico che impoverisce complessivamente il Paese. La politica, quella con la ‘P’ maiuscola e che ha visione strategica, deve reagire”. (po / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)