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Energia, Binetti-Riccardi (Udc): serve mix efficiente, investire in ricerca

Roma, 13 giu - All'Italia serve un mix energetico che sia basato anche e soprattutto sulle fonti rinnovabili, che sono essenziali, "ma anche semplicemente calcolando la nuova richiesta dell'Europa di passare tutte le auto a trazione elettrica, oggi come oggi mancherebbero per un solo giorno 50 terawatt/ora, che sono tantissimi". Lo dice Roberto Riccardi, responsabile Energia Udc, che insieme alla senatrice Paola Binetti si è confrontato oggi in Senato con alcuni esperti del settore nel corso di una conferenza dal titolo "L'energia e il futuro dell'Italia". Più in generale come Udc, ha spiegato Binetti, "noi riteniamo fondamentale che sul tema dell'energia, che rappresenta davvero la spina dorsale del paese, ci sia bisogno di studio e di ricerca senza pregiudizi. Noi abbiamo bisogno di energia, non possiamo fare a meno di nessun tipo di energia, dalle biomasse al fotovoltaico ell'eolico, da tutto quello che arriva dai paesi che tanto ci stanno facendo soffrire. Però più di tutti l'energiache ci manca è quella che scaturisce dal nostro studio, dalla nostra ricerca, scientifica, dalla nostra capacità di individuare soluzioni nuove davanti a problemi vecchi".
A proposito della decisione dell'Unione Europea di vietare la vendita di automobili a benzina e diesel dal 2035, "per il nostro Paese è una data troppo vicina – aggiunge Riccardi - Siamo già in deficit di produzione di energia, non abbiamo reti di trasporto, non abbiamo nemmeno le colonnine: provi a immaginare Roma se adesso avessimo solo macchine elettriche, non avremmo nemmeno il tempo di caricarle. Senza contare l'impatto sul lavoro sull'economia, sul fatto che andremo a dipendere da paesi stranieri per le batterie e soprattutto per le componenti nobili. E ultimo: dove andiamo a mettere in discarica le batterie usate? queste sono domande a cui rispondere prima, non si può comprare prima la sella e poi il cavallo…". Insiste allora Binetti: "Serve una grandissima attività di ricerca, perché l'iinnovazione e lo sviluppo passano dall'attività di ricerca, che sia tecnologica, economica e sociale: dobbiamo riuscire a procedere verso scoperte e innovazioni che costruiscano coesione sociale".
(PO / Sis)

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