Roma, 14 "Non sono contraria a politiche che prevedano l'ingresso nell'Unione Europea dell'Ucraina e reputo che non ci siano grossi problemi in questo senso, da nessun punto di vista" perché chiaramente si tratta di un passaggio diverso "rispetto all'entrata nella Nato, mettere basi militare ai confini di paesi in cui si è comunque in rapporti di conflitto o tesi". Lo dice a 9Colonne la senatrice di ManifestA Paola Nugnes, durante la discussione generale dopo le comunicazioni del presidente del consiglio Mario Draghi  nell'Aula del Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. "Ciò che non condivido - prosegue - è l'idea di avere in mano un'unica verità, un unico modello di democrazia da poter esportare, da poter imporre" perché "la democrazia non si impone, la democrazia è un processo culturale che deve venire da sé altrimenti non si sviluppa". "Credo che ogni paese debba fare il proprio percorso. L'Ucraina se vuole entrare nell'Unione Europea dovrà sottoporsi ad una serie di processi di valutazioni e se avrà le condizioni per essere europea ben venga. Ma dobbiamo uscire dal pensiero unico soprattutto perché siamo un paese interconnesso non ce lo possiamo permettere" conclude Nugnes. (po/sca)////