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Conferenza direttori Iic, Terracciano: è l’inizio di un dialogo permanente

Conferenza direttori Iic, Terracciano: è l’inizio di un dialogo permanente

È stata una due giorni “molto intensa” quella del Teatro San Carlo di Napoli (foto di Alessio Maffei, via Flickr), che ieri e oggi ha ospitato la prima Conferenza dei direttori degli Istituti Italiani di Cultura, un’occasione di confronto sui principali temi della promozione culturale contemporanea italiana nel mondo attraverso dibattiti, seminari e gruppi di lavoro. Un evento fortemente voluto dalla nuova Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, voluta dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e diretta dall’ambasciatore Pasquale Quito Terracciano, e destinata a diventare un appuntamento fisso: “Volevamo celebrare questo evento nel 2022 – ha spiegato Terracciano – perché questo è l’anno in cui cade il centenario della nascita del primo Istituto italiano di cultura, a Praga, dalla brillante intuizione dell’allora ambasciatore locale”. E poi perché la cultura “è ciò che rafforza gli strumenti di soft power italiano”. Obiettivo della Conferenza, ha detto Terracciano, era quello di creare la giusta “sintonia tra Ministeri degli Esteri e della Cultura, enti territoriali preposti alla cultura, Iic” e passare in rassegna tutti gli strumenti culturali utilizzati dagli Istituti di Cultura per la veicolazione dell’arte made in Italy. Senza dimenticare che in dicembre l’asse Campania-Praga si rinsalderà, proprio alla luce del centenario del primo Icc, con un monologo di Toni Servillo che sarà presentato in anteprima il 1 del mese, e con un uno spettacolo curato dai cantanti dell’accademia del San Carlo”.

Ma nella due giorni napoletana, aggiunge Terracciano, “abbiamo parlato anche delle nuove sfide per la diffusione della lingua italiana nel mondo, il rafforzamento dell’offerta formativa italiana all’estero soprattutto con le nuove scuole paritarie, e delle potenzialità offerte dalla promozione integrata del made in Italy e del turismo”. E si è parlato anche di gestione amministrativa, contabile e patrimoniale: “tutti vorremmo procedure più snelle e speriamo di fare passi in avanti” ha detto il dg Terracciano, ma intanto c’è da constatare che “le risorse finanziarie sono aumentate negli ultimi anni: non sono mai abbastanza, perché sono un decimo di quelle che la Germania ha deciso di destinare alla propria formazione culturale, ma è un grande passo in avanti perché le risorse sono state stabilizzate grazie allo sforzo del ministro Di Maio e e questo consente una programmazione più efficace”. Un fattore che incide anche sulle risorse umane, per esempio “sull’assunzione di 100 nuovi addetti culturali, che di Maio vuole aumentare ulteriormente spingendo in legge di bilancio”. Si è discusso di prospettive culturali in generale con Sylvain Bellenger, Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Gabriel Zuchtriegel, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina, Rosanna Romano, Direttore Generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania e Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI. Per il direttore generale Terracciano “è solo l’inizio di un dialogo permanente che vogliamo tenere vivo tra Istituti italiani di cultura e tutti gli attori pubblici e privati che possono giocare un ruolo per proiettare la nostra cultura nel mondo”.

(© 9Colonne - citare la fonte)