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BERLUSCONI: LETTA
E’ IN MALAFEDE

“Ma quale preavviso di sfratto! Qui ormai viene distorto il significato delle parole! Si strumentalizza anche l'ovvio. Come possono verificare tutti ascoltando la mia intervista, non ho mai attaccato il Presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni. A domanda specifica ho solo detto una cosa scontata, lapalissiana, e cioè che una volta approvata la riforma costituzionale sul Presidenzialismo, prima di procedere all'elezione diretta del nuovo Capo dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella che - ripeto - potrebbe peraltro essere eletto di nuovo. Tutto qui lo scandalo: una semplice spiegazione di come potrebbe funzionare la riforma sul presidenzialismo proposta nel programma del centrodestra. Come si possa scambiare questo per un attacco a Mattarella rimane un mistero. O, forse, si può spiegare con la malafede di chi, come Enrico Letta, mi attribuisce un'intenzione che non è mai stata la mia”. Così su il Giornale il leader azzurro Silvio Berlusconi, il quale ricorda di aver parlato “fin dal 1995, con un ampio discorso alla Camera, di una riforma istituzionale in questo senso. Da allora non ho mai cambiato idea. Si tratta di attribuire finalmente agli italiani il diritto di scegliere direttamente chi debba guidare l'esecutivo, come avviene in America, come avviene in Francia”. (13 ago – red)

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