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direttore Paolo Pagliaro

SPOIL SYSTEM: ORA
CDX VA AL CONTRATTACCO

"A Camere sciolte l'ex governo piazza 82 nomine": questo il titolo di un articolo pubblicato da La Verità, che punta il dito contro i ministri dell'ex esecutivo guidato da Mario Draghi, che secondo il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, "nonostante la circolare per limitare le attività agli affari correnti", avrebbero "riempito cda e affidato incarichi fiduciari". Uno spunto giornalistico che dà il la ai contrattacchi della maggioranza, messa sotto tiro dalle opposizioni in particolare dopo alcune nomine, come ad esempio quella di sostituire Giovanni Legnini con il senatore Guido Castelli a Commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma nelle quattro Regioni del Centro Italia. “Alla luce di quanto pubblica oggi il quotidiano la Verità, sulle decine di nomine effettuate dal governo Draghi fuori tempo massimo, dopo le dimissioni e addirittura dopo le elezioni del 25 settembre, la sinistra dovrebbe avere la decenza di tacere sul presunto spoil system del governo Meloni. Questa sinistra non riesce a liberarsi dalla mentalità per la quale a loro tutto è concesso, in quanto portatori di una ideologia salvifica (che oggi non si sa più neppure quale sia) e quando gli avversari fanno la metà di ciò che hanno fatto loro è scandalo e 'democrazia in pericolo'. Il tempo in cui gli italiani accettavano questo atteggiamento è finito. Non perché lo diciamo noi, ma perché l’hanno detto chiaramente gli elettori” afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Lucio Malan.  Per il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti “la sinistra ha ormai perso ogni forma di vergogna. La lottizzazione spregiudicata, senza alcun rispetto istituzionale, messa in atto dai ministri del Pd a Camere sciolte e soprattutto dopo che gli italiani il 25 settembre si erano espressi in modo inequivocabile, come emerge dall’inchiesta del quotidiano La Verità, è scandalosa. Più di ottanta nomine regalate ad amici quando ormai la legislatura era finita. È opportuno che il Pd spieghi agli italiani e, in ogni caso, bisogna verificare se vi siano state forzature di legge. Adesso però è chiaro perché da giorni, Letta e suoi conducono una battaglia contro lo spoils system previsto dalla legge: temono di perdere le poltrone per i loro fedelissimi”.  

RENZI. In dissonanza dalle altre opposizioni, su questo tema, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che nella sua Enews scrive: "Se c’è uno che critica il governo per ciò che riteniamo ingiusto sono io. Ma proprio per questo trovo semplicemente assurde le critiche al governo Meloni sullo spoil system. La Meloni non ha il diritto di cambiare i dirigenti che non ritiene all’altezza: ha il dovere di farlo. E sapete chi ha dato questa possibilità? La Legge voluta dal ministro Bassanini che certo non era uno di destra. Questa idea che quando noi facciamo spoil system è giusto e doveroso per rispettare i nostri obiettivi programmatici e quando lo fa la destra è una lesione delle regole del gioco è pura ipocrisia. Ok? Giudicheremo la Meloni da quello che fa - conclude l'ex premier - E per adesso il giudizio è decisamente negativo. Ma dobbiamo criticarla sui risultati, non sul diritto di scegliersi i collaboratori". (Roc – 9 gen)             

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