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Sisma, Legnini: Buon lavoro a Castelli, con i nuovi strumenti si farà di più

“Se ci sarà continuità o meno spetta a Castelli dirlo, mi sembra che in qualche modo lui l’abbia già espresso - ha dichiarato a 9Colonne Giovanni Legnini, al termine del suo mandato come commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017, riferendosi al suo successore, il senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli -. Io non posso che limitarmi ad augurargli buon lavoro e a dire che se le cose andranno bene nel prossimo futuro, il primo ad esserne contento sarò io, perché vorrà dire che quanto fatto in questi anni avrà dato i propri frutti”. “Abbiamo fatto il punto della situazione con Castelli, anche con il ministro Musumeci questa mattina - prosegue Legnini sull’incontro in mattinata con Castelli e Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare -. Il senatore Castelli è stato un componente, quale assessore regionale alla Ricostruzione, della cabina di coordinamento, quindi ha condiviso gran parte delle scelte che sono state fatte in questi anni. Quindi non è stato difficile confrontarsi sul merito, anzi è abbastanza agevole”. Il suo commento arriva alla fine della videoconferenza di presentazione del Rapporto sulla ricostruzione post sisma 2016-2017 in Centro Italia, dopo un impegno che l’ha occupato dal febbraio 2020 al gennaio 2023, nel quale ha esposto i dati della ricostruzione alle circa 200 persone connesse, tra sindaci, assessori e presidenti di Regione dell’area colpita dalle scosse di terremoto, oltre allo stesso Castelli.

“Il bilancio dell’esperienza è racchiuso nel Rapporto che oggi abbiamo pubblicato - ha affermato Legnini a 9Colonne a margine della presentazione - Posso solo dire che in poco meno di tre anni del mio mandato, durante i quali gli ostacoli esterni sono stati molteplici, come la pandemia, l’aumento dei prezzi, il caro energia, il 110% che ha attratto professionisti e imprese, siamo riusciti a far partire circa 11.500 cantieri privati e più di 500 cantieri pubblici, oltre a diverse decine per le chiese. Un quadro importante. Ma soprattutto strumenti, risorse, regole e professionalità capaci di fare ancora di più nel prossimo futuro”. Il riferimento è rivolto anche al Testo Unico per la ricostruzione privata, entrato in vigore il 1° gennaio 2023, che ha riordinato e semplificato le procedure, oltre ad indicare i principi da seguire per la ricostruzione. Per quanto riguarda il futuro del suo lavoro, come commissario per la ricostruzione di Ischia, Legnini ha sottolineato che “molte delle semplificazioni che abbiamo introdotto nel centro Italia potranno tornare utili, anzi le stiamo già applicando. Tuttavia, si tratta di una vicenda molto complessa e particolare della quale mi sto occupando e mi occuperò ancora di più nel prossimo futuro”. (gci – 10 gen)

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